ECONOMIA - 07 maggio 2025, 18:49

RFI disponibile a una soluzione condivisa per il bar della Stazione di Châtillon

Rete Ferroviaria Italiana (RFI) apre alla possibilità di trovare un accordo con la società Coyo Coyo srl per il rinnovo del contratto del bar “Buffet della Stazione” a Châtillon. Se le trattative non dovessero andare a buon fine, l’azienda procederà con una gara pubblica per l’assegnazione dei locali. Il futuro del servizio è ancora in discussione, con un occhio alle esigenze economiche e alle necessità dei cittadini

RFI disponibile a una soluzione condivisa per il bar della Stazione di Châtillon

 Dopo il dibattito emerso riguardo alla gestione del locale commerciale "Buffet della Stazione" presso la stazione di Châtillon, Rete Ferroviaria Italiana (RFI), gruppo FS, ha annunciato la propria disponibilità a trovare una soluzione condivisa con la società Coyo Coyo srl, che attualmente gestisce il bar. La vicenda è diventata oggetto di discussione dopo che, lo scorso 30 aprile, è stato sospeso l'iter di recupero dei locali in vista di un rinnovo contrattuale non avvenuto.

Secondo quanto dichiarato da RFI, l'intenzione non è quella di forzare una soluzione, ma di garantire che, qualora le trattative non dovessero arrivare a buon fine, si procederà comunque con una gara pubblica per l'assegnazione del bar. Una scelta che lascia spazio a un possibile accordo tra le parti, ma che contemporaneamente consente una visione di lungo periodo su come verranno gestiti i locali commerciali nelle stazioni ferroviarie.

La vicenda ha suscitato diverse reazioni in paese. Il “Buffet della Stazione”, infatti, non è solo un punto di ristoro, ma anche un importante servizio per i pendolari e i turisti che transitano da Châtillon. La sospensione dell’iter per il recupero dei locali, inizialmente fissato per il 30 aprile, ha sollevato preoccupazioni tra i lavoratori e i clienti abituali.

In una nota ufficiale, RFI ha sottolineato come la propria posizione sia volta a tutelare innanzitutto gli interessi economici locali e, nello stesso tempo, a preservare l’efficienza dei servizi che la stazione offre. L'azienda ha dichiarato che le trattative sono ancora in corso, ma che qualora la Coyo Coyo srl dovesse rinunciare alla stipula di un nuovo contratto, l'ente procederà con l'indizione di una gara pubblica per l'assegnazione dei locali.

La vicenda solleva un interessante dibattito sul futuro dell’economia locale. Se da un lato la gestione privata dei locali può incentivare l'efficienza e i servizi, dall'altro lato la necessità di garantire continuità e qualità del servizio per i cittadini è altrettanto importante.

"Comprendiamo la delicatezza della situazione – ha dichiarato un portavoce di RFI – e siamo pronti a valutare ogni possibilità per arrivare a un accordo che possa soddisfare entrambe le parti, nell’interesse dell’utenza". La proposta di una gara pubblica, quindi, sembra essere una soluzione di mediazione, in quanto permetterebbe di non creare un vuoto commerciale nel caso in cui la trattativa con la Coyo Coyo srl non si concludesse positivamente.

Nel frattempo, la società Coyo Coyo srl non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali riguardo le trattative in corso, ma si presume che stia ancora valutando le condizioni economiche e contrattuali offerte da RFI. A Châtillon, in molti sperano che si possa trovare una via d’uscita che garantisca la continuità del servizio senza interruzioni e senza creare disagi per gli utenti, i pendolari e i lavoratori.

In un contesto economico che vede i piccoli imprenditori locali spesso alle prese con difficoltà legate alla gestione dei costi e alla concorrenza, il bar della stazione rappresenta un piccolo ma significativo esempio di come le dinamiche economiche locali siano influenzate da scelte strategiche più ampie. A questo si aggiunge la crescente attenzione alle esigenze dei cittadini, che continuano a chiedere servizi di qualità senza compromessi.

Questa vicenda non è che l’ultimo capitolo di una più ampia discussione su come le stazioni ferroviarie possano evolvere da semplici nodi di trasporto a veri e propri centri di aggregazione e servizi per le comunità locali. Le stazioni, infatti, sono da tempo al centro di progetti di riqualificazione che mirano a coniugare l'efficienza dei trasporti con lo sviluppo di attività commerciali e di servizi. In quest'ottica, l'eventuale nuova assegnazione del bar di Châtillon potrebbe essere l’occasione per sperimentare modelli innovativi di gestione e valorizzazione degli spazi pubblici.

In attesa di un accordo definitivo, la comunità locale resta con il fiato sospeso, sperando che la volontà di collaborazione manifestata da RFI e dalla Coyo Coyo srl si concretizzi in un risultato positivo per tutti.

red/eco

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