In un’Italia che oggi celebra il valore del lavoro, la Valle d’Aosta accende i riflettori su due nuove stelle: Giuseppe Ramolivaz e Mauro Fary, insigniti del prestigioso titolo di Maestri del Lavoro. Un riconoscimento che non premia solo una carriera, ma un’etica, un esempio, un cammino di coerenza professionale che diventa messaggio per le nuove generazioni.
È in questo clima di riconoscenza e responsabilità che il Presidente della Regione, Renzo Testolin, ha pronunciato parole chiare e coraggiose:
«Nel comparto unico regionale – ha dichiarato – la Regione ha, per dirla in maniera molto semplice, messo mano al portafoglio: quest’anno, con un aumento contrattuale importante, abbiamo voluto garantire a migliaia di lavoratori un adeguamento stipendiale capace di neutralizzare gli effetti dell’inflazione che hanno pesato sulle famiglie negli ultimi quattro anni.»
Una mossa concreta che segna una direzione: la riconquista della dignità del lavoro pubblico, non come privilegio, ma come leva per una Pubblica Amministrazione “attrezzata, competente e attrattiva”.
«Dobbiamo avvicinarci alle nuove generazioni – ha aggiunto Testolin – offrendo motivazioni, formazione, prospettive. Solo così potremo attirare persone qualificate, rispondere ai bisogni della collettività, essere all’altezza del nostro ruolo.»
Ma il presidente va oltre il pubblico impiego e lancia un messaggio forte anche al mondo delle imprese:
«Nel privato, chi vuole essere attrattivo deve sapersi rinnovare. Le aziende oggi devono cambiare passo, essere flessibili, più sensibili. E lo devono fare assieme ai sindacati, non contro di loro. La lotta a tutti i costi non è più il percorso corretto. Serve condivisione. Serve un’alleanza per il lavoro di qualità.»
Un’alleanza che la Regione ha iniziato a costruire, coinvolgendo attivamente tutte le parti sociali: imprenditori, lavoratori, rappresentanze sindacali. L’obiettivo? Dare senso e futuro al lavoro, partendo dai più fragili.
«Dobbiamo partire dalle donne, dai giovani, dalle persone con disabilità – ha spiegato Testolin –. Ognuno deve avere la possibilità di trovare dignità nel lavoro e sicurezza economica nel proprio percorso di vita. Anche per dare alle famiglie la serenità del “dopo di noi”.»
Nel giorno simbolo dei diritti e della fatica, la Valle d’Aosta sceglie così di parlare al presente con gli strumenti del futuro: dignità, giustizia sociale, rispetto e visione.
E Ramolivaz e Fary, con la loro pacata autorevolezza, ne diventano i testimoni più credibili.





