CRONACA - 30 aprile 2025, 11:14

Aosta: Rifiuti e TARI, le associazioni dei consumatori: “Il Comune non rispetta i cittadini”

ADICONSUM, ADOC e FEDERCONSUMATORI attaccano: “Scarsa sensibilità e mancanza di trasparenza: così si allontanano i cittadini dalla raccolta differenziata”

Aosta: Rifiuti e TARI, le associazioni dei consumatori: “Il Comune non rispetta i cittadini”

Dopo il fuoco incrociato tra maggioranza e opposizione sul tema della TARIP e della gestione dei rifiuti nel Comune di Aosta, entrano a gamba tesa anche le associazioni dei consumatori. In un comunicato congiunto, ADICONSUM, ADOC e FEDERCONSUMATORI denunciano un atteggiamento che definiscono “poco rispettoso” nei confronti dei contribuenti, sottolineando come il recente cambio delle modalità di raccolta sia stato comunicato tardi e male, e rischi di danneggiare anche i cittadini più virtuosi.

“Il cambiamento delle procedure relative alla raccolta rifiuti, deciso dal Comune di Aosta proprio a fine aprile, dimostra purtroppo una scarsa sensibilità nei confronti dei cittadini-consumatori” – scrivono le tre sigle – “Avvisare i contribuenti del cambio di modalità di raccolta rifiuti e dell’aumento dei relativi costi alla fine del mese è una mancanza di correttezza verso tutti i soggetti coinvolti.”

Al centro delle critiche ci sono il limite annuale numerico dei mastelli per il residuo – introdotto di recente e già superato da molte famiglie – e l’effetto boomerang che queste decisioni rischiano di avere sul piano culturale.

“Questa impostazione penalizza indiscriminatamente tutti – prosegue il comunicato – sia chi segue le regole che chi non lo fa. Così si rischia di creare disaffezione verso la raccolta differenziata, anziché incentivarla.”

Le associazioni segnalano poi un metodo decisionale chiuso, che non tiene conto del malcontento diffuso tra i cittadini.

“Ancora una volta – aggiungono – assistiamo a scelte calate dall’alto, prese da pochi nella logica ‘democratica’ di chi sa di avere la maggioranza in Consiglio, senza chiedersi se quella maggioranza esiste anche fuori dal Palazzo.”

Infine, una stoccata anche alla gestione delle multe e ai lavori pubblici.

“Se oggi qualcuno andasse per i mercati, nei bar o per strada a chiedere cosa pensano i cittadini delle multe, dei cantieri che svegliano la città alle 7.30 del mattino, dell’aumento delle tasse sui rifiuti o dei marciapiedi rifatti male, raccoglierebbe un campionario di lamentele. Alcune magari esagerate, ma la maggior parte più che giustificate.”

Il messaggio finale è chiaro e diretto:

“Un consiglio doveroso: si parli di più con chi raccoglie le lamentele. Il confronto con chi rappresenta i consumatori dovrebbe essere il primo passo, non l’ultimo.”

Nel pieno del dibattito sulla TARIP, questa presa di posizione rischia di spostare ulteriormente l’attenzione dell’opinione pubblica su una questione che, ormai, ha varcato ampiamente i confini della politica amministrativa per entrare nel campo più vasto del rapporto – oggi logoro – tra istituzioni e cittadini.

ca.du.

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