C’è un modo diverso di vivere il proprio paese. Non da spettatori, ma da protagonisti. È quello che accade a Charvensod, dove per il quinto anno consecutivo il Comune lancia l’iniziativa “Il mio paese è (il) più bello”: un progetto semplice quanto rivoluzionario, che parte dal basso, mette in moto senso civico, partecipazione attiva e amore per il territorio.
I cittadini, dal 1° maggio al 30 giugno, potranno segnalare criticità (come muretti da sistemare, aiuole da ravvivare, sentieri da risistemare), proporre migliorie o, ancora meglio, candidarsi per prendersi cura direttamente – e volontariamente – di piccoli interventi di manutenzione urbana e ambientale.
Non è solo una campagna decorativa: è uno spirito. Un gesto concreto che salda il legame tra amministrazione e comunità, e fa emergere quell’attaccamento autentico che, al di là di proclami e spot elettorali, mostra come i valdostani abbiano ancora voglia di “fare Valle” insieme.
“È come avere un giardino di famiglia – dice il responsabile del progetto, Luca Jacquemod – se tutti ci tengono e se ne occupano, cresce più bello e rigoglioso”. E, in effetti, i risultati parlano chiaro: già lo scorso anno una decina di segnalazioni sono diventate interventi reali e visibili. Qui la bellezza non è estetica fine a sé stessa, ma costruzione condivisa.
A questo punto una domanda sorge spontanea: perché Charvensod sì, e tanti altri Comuni no? Perché un’iniziativa che funziona, che promuove senso di appartenenza e decoro, non viene fatta propria da tutti i Comuni valdostani?
E soprattutto: cosa aspetta l’Assessorato regionale all’Ambiente a lanciare un grande concorso regionale sul modello del celebre "Il borgo più bello d’Italia"? Un’iniziativa partecipata, che valorizzi l’impegno civico, premi le buone pratiche, e dia visibilità a quelle realtà che – come Charvensod – non si limitano a chiedere, ma costruiscono.
Un “Il paese più bello della Valle d’Aosta” non sarebbe solo una competizione estetica, ma un modo per raccontare un'altra politica: quella della collaborazione tra cittadini e istituzioni locali, quella delle mani sporche di terra, quella dei piccoli gesti che migliorano la vita di tutti.
Quello che manca oggi non sono i cittadini volenterosi. Sono piuttosto le visioni d’insieme. Un progetto regionale che promuova l’attaccamento al territorio, l’ambiente e la cittadinanza attiva, dovrebbe essere la base di qualsiasi politica ambientale seria. E invece, troppo spesso, i Comuni sono lasciati soli o – peggio – bloccati da burocrazie e mancanza di coordinamento.
Charvensod lancia un messaggio forte: prendiamoci cura insieme del nostro paese. Non per dovere, ma per amore. Un messaggio che andrebbe raccolto, amplificato e sostenuto dalle istituzioni regionali.
Perché la bellezza, in Valle d’Aosta, non è solo nei paesaggi. È nelle persone che quei paesaggi li amano, li vivono e se ne prendono cura.
Charvensod lancia la quinta edizione di “Il mio paese è (il) più bello”: i cittadini protagonisti del cambiamento
I cittadini potranno segnalare criticità, proporre miglioramenti e mettersi a disposizione con attività di volontariato.
La bellezza di un territorio sta nell’estetica, ma anche – e forse soprattutto – nello spirito di comunità. Due elementi che trovano piena espressione nel progetto “Il mio paese è (il) più bello”, giunto alla sua quinta edizione e promosso dal Comune di Charvensod.
L’iniziativa offre ai cittadini la possibilità di contribuire concretamente al benessere del paese: segnalando piccoli interventi di manutenzione o miglioramento e mettendosi a disposizione, in prima persona, per realizzarli.
Lo scorso anno sono arrivate una decina di segnalazioni, relative alla tinteggiatura di ringhiere, al ripristino di tratti di strada o muretti, e alla pulizia di varie zone. Quasi tutte le opere sono già state realizzate, mentre le restanti saranno completate nei prossimi mesi.
“Il mio paese è (il) più bello è un progetto in cui l’Amministrazione comunale crede fortemente” – spiega Luca Jacquemod, responsabile del progetto.
“I cittadini vengono coinvolti e responsabilizzati, creando una sinergia e un gioco di squadra tra amministrazione e abitanti, che camminano fianco a fianco con l’obiettivo di prenderci tutti cura del nostro territorio. È come avere un giardino di famiglia: se tutti ci tengono e se ne occupano, crescerà più rigoglioso e bello.”
Per partecipare, basta inviare una e-mail a ilmiopaesepiubello@comune.charvensod.ao.it oppure un messaggio WhatsApp al numero 329 3190811, segnalando piccole problematiche che richiedono un intervento: ringhiere, muretti, pavimentazioni, integrazione dell’arredo urbano, miglioramento delle aree comunali e verdi, aiuole, strade comunali, sentieri, oppure suggerimenti su come valorizzare luoghi significativi e rendere più bello Charvensod.
Ma rendere il proprio paese (il) più bello significa anche agire. Ecco perché, attraverso un apposito modulo, i cittadini possono candidarsi per attività di volontariato: piccoli interventi di manutenzione, cura del decoro urbano o tutela dell’ambiente.
Le segnalazioni, i suggerimenti, le proposte e le disponibilità dovranno essere trasmesse all’Amministrazione comunale dal 1° maggio al 30 giugno 2025.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 0165 279733 oppure scrivere a info@comune.charvensod.ao.it.