EVENTI E APPUNTAMENTI - 24 aprile 2025, 14:57

Affiches 3”: l’arte invade la città silenziosa

Da Inarttendu alle vetrine spente di via Martinet, la galleria aostana trasforma il centro storico in un racconto visivo di passaggi, memorie e rinascita urbana

Affiches 3”: l’arte invade la città silenziosa

Con la terza edizione di Affiches, l’arte si riaffaccia negli spazi urbani di Aosta, con il desiderio non soltanto di riempire vuoti visivi, ma di riattivare una riflessione civile e culturale nel cuore della città. Nata nel 2022 da un’idea della galleria Inarttendu, la rassegna ha da subito scelto la strada come luogo espositivo, ridefinendo il significato stesso del gesto artistico pubblico: non più soltanto ornamento o provocazione, ma proposta, dialogo, rinascita. In un tempo segnato dalla rarefazione dei rapporti sociali e dalla crisi degli spazi comuni, Affiches si è affermata come una delle esperienze più interessanti nel panorama della rigenerazione culturale valdostana.

Dopo l’edizione inaugurale in pieno post-pandemia, e il ritorno nel 2023 con una riflessione sul rapporto tra arte e tecnologia, il progetto si presenta nel 2025 con una nuova forma e un nuovo sguardo. «Affiches 3. Forestieri: orme, tracce, passaggi» si concentra sulla centralissima via Laurent Martinet, asse storico del commercio cittadino oggi attraversato da una muta inquietudine. Molti negozi chiusi, vetrine spente, serrande abbassate diventano superfici espositive, mentre quelle ancora attive accolgono le opere con la stessa naturalezza con cui si affaccia la vita quotidiana. L’arte, così, non si limita a farsi vedere: si installa, si insinua, chiede attenzione e genera domande.

Protagonisti di questa edizione sono ventuno giovani illustratori della Scuola Internazionale di Comics di Torino, guidati da Andrea Serio, direttore artistico, e da Marco Paschetta, docente e autore. I loro lavori, frutto di un percorso didattico e creativo durato mesi, esplorano il tema del forestiero come figura insieme reale e metaforica: chi arriva, chi passa, chi resta invisibile o lascia un’impronta. Il tema risuona potentemente in una Valle come la nostra, attraversata da secoli di migrazioni, transiti, sguardi incrociati. Le illustrazioni, fortemente narrative, evocano storie possibili, memorie ricostruite, ipotesi di incontri. Accanto ad esse, alcune poesie a tema ampliano la gamma delle suggestioni, intrecciando parole e immagini in una narrazione corale.

L’intervento urbano si accompagna alla mostra ospitata nella sede di Inarttendu, al civico 6 di via Martinet. Qui saranno esposti gli originali degli studenti, in un allestimento che invita alla sosta e all’ascolto. L’inaugurazione è prevista per venerdì 2 maggio alle ore 18. La galleria resterà aperta nei giorni feriali dalle 10 alle 18 fino a domenica 1° giugno. Le illustrazioni lungo la via, invece, continueranno a dialogare con i passanti per tutto il mese, lasciando che la città si abitui lentamente alla loro presenza, come si fa con gli ospiti più discreti ma profondi.

A rafforzare il valore culturale e civile dell’iniziativa, si è appena concluso un importante prologo: la mostra fotografica Macelleria Palermo, firmata dai fotoreporter Franco Lannino e Michele Naccari, realizzata in collaborazione con l’Associazione Stampa Valdostana e con Libera Valle d’Aosta. Un progetto che ha messo in evidenza il potere dell’immagine nel raccontare la realtà, anche quella più dura e meno rappresentata.

Affiches non si limita a “portare” l’arte in strada, ma chiede alla città di farsi essa stessa dispositivo culturale, superficie sensibile, spazio di senso. In un tempo in cui molti luoghi perdono la loro funzione originaria, trasformandosi in contenitori vuoti o meri passaggi, la proposta di Inarttendu va nella direzione opposta: reinvestire quegli spazi con visioni, storie e segni che parlano a tutti, senza distinzioni. Un’arte che non urla, ma chiama. E lo fa con la forza quieta di chi crede ancora nel potere generativo dell’immaginazione.

pi/red

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