Sono partiti con lo zaino pieno di entusiasmo e il cuore segnato da un dolore inatteso: i 270 pellegrini valdostani, tra cui 220 adolescenti, hanno lasciato la loro terra questa sera – giovedì 24 aprile – diretti a Roma per il Giubileo degli Adolescenti. Ma la loro partenza coincide con un momento che segnerà per sempre la storia della Chiesa: la morte di Papa Francesco, pastore del mondo e punto di riferimento per intere generazioni.
Cinque pullman sono partiti da luoghi diversi della Diocesi di Aosta, uniti da un’unica meta e da un’emozione che in queste ore ha cambiato forma: la gioia dell’incontro si è tinta del silenzio della preghiera. A confermare i numeri è la Segreteria del Servizio di Catechesi e Pastorale Giovanile della Diocesi, coordinata da Don Daniele Borbey e Ivana Debernardi, che parlano di un pellegrinaggio “preparato con mesi di attesa, riflessione, entusiasmo... e che ora si trasforma anche in un viaggio di saluto e gratitudine al Santo Padre”.
Le parrocchie coinvolte sono tante: da Aosta Cattedrale a Saint Martin de Corléans, da Montjovet a Gignod, da Donnas a Saint-Vincent, l’intero territorio diocesano si ritrova in questo viaggio generazionale verso Roma, una città ora attraversata dal lutto ma anche da una potente spiritualità condivisa.
Il programma del Giubileo prevede, venerdì 25 aprile, la celebrazione eucaristica con le Diocesi del Piemonte presso la Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura, con il solenne passaggio della Porta Santa. Seguirà nel pomeriggio, la Via Lucis alla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo all’EUR.
Ma il momento più toccante per i giovani valdostani sarà probabilmente sabato 26 aprile, quando il Vescovo Franco Lovignana li raggiungerà per celebrare l’Eucaristia presso Santa Maria in Trastevere, in suffragio per Papa Francesco. Una Messa che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto essere una tappa di festa, e che si trasforma invece in un momento di comunione profonda nel dolore, di ringraziamento e affidamento.
La giornata sarà poi dedicata alle catechesi e ai cammini spirituali. Domenica 27 aprile, la conclusione ufficiale con la Santa Messa in Piazza San Pietro, che avverrà in un clima profondamente segnato dal lutto. Annullata la festa prevista al Circo Massimo, così come la Canonizzazione del Beato Carlo Acutis.
“Il Giubileo degli Adolescenti diventa un tributo silenzioso al Papa dei giovani, al Papa del dialogo e della misericordia”, dice una catechista prima della partenza. “Non sarà il viaggio che ci aspettavamo, ma forse sarà quello che il Signore ci chiede ora di vivere.”
In una Roma che si prepara a salutare il suo Vescovo, i passi degli adolescenti valdostani non saranno solo simbolici, ma profondamente reali: rappresenteranno la speranza di una Chiesa che guarda avanti, anche se con gli occhi ancora umidi.