CRONACA - 20 aprile 2025, 20:06

Nella nostra regione la terra continua a muoversi: smottamenti e strade chiuse, continua emergenza viabilità

Secondo quanto comunicato da DEVAL, circa 100 utenze risultano ancora scollegate, si tratta soprattutto di seconde case e alpeggi isolati, in zone impervie

Smottamento Cerella dove sono intervenuti i Vigili del Fuoco

Smottamento Cerella dove sono intervenuti i Vigili del Fuoco

Non è stato un pomeriggio qualunque, quello di domenica 20 aprile. Poco dopo le 16, uno smottamento ha interessato la Strada Regionale 26 di Cerellaz, sopra l’abitato di Avise, obbligando il sindaco a firmare un’ordinanza urgente di chiusura del tratto compreso tra il km 2+200 e il km 5+800. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, che stanno valutando la stabilità del versante interessato. Solo dopo accurati sopralluoghi si potrà parlare di riapertura. Fino ad allora, strada chiusa e viabilità interrotta.

Ma Cerellaz è solo la punta dell’iceberg di un problema più vasto: la rete stradale valdostana è messa a dura prova da frane, smottamenti e instabilità geologica, accentuati dalle intense precipitazioni delle ultime settimane. Alle ore 18, l’elenco delle strade regionali chiuse o limitate fornito dall’Ufficio stampa della Regione sembra una mappa di guerra.

A causa di un dissesto avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi nei pressi della galleria Molère I, la SR 23 della Valsavarenche è stata chiusa dal km 9+200 al km 11+000

Tra le principali criticità:

La SR 17 di Roisan, chiusa tra il Km 7+000 e il Km 8+530

La SR 18 di Pila, sbarrata tra Charvensod e Les Fleurs

La SR 29 di Doues, inaccessibile dal Km 3+500

La SR 30 di Ollomont, con chiusura notturna tra le 21:00 e le 6:30

La SR 31 di Allein, completamente chiusa

La SR 41 dei Salassi, chiusa in due distinti tratti critici

La SR 42 di Saint-Pantaléon, interrotta già a partire dal km 0+800

E infine la SR 46 di Avise, anch’essa chiusa dal pomeriggio, proprio nel tratto compreso tra il Km 2+500 e il Km 5+800

Una rete stradale fragile, spezzata in più punti, che mette a rischio non solo la mobilità quotidiana, ma anche l’accesso a servizi fondamentali e il soccorso in caso di emergenze.

Le uniche “finestre di respiro” sono programmate lungo la SR 47 di Cogne, dove sarà possibile transitare lunedì 21 aprile dalle 10:30 alle 12:00 e dalle 17:30 alle 19:00. Da martedì 22 aprile si tornerà alla consueta apertura limitata del mattino (7:00-9:00) e del tardo pomeriggio (17:30-19:00). Il servizio di trasporto pubblico sarà comunque garantito all’interno delle fasce orarie consentite, conferma la Regione.

Intanto, anche la Strada Statale 26 a Montjovet continua a far parlare di sé: attualmente si transita con senso unico alternato regolato da semaforo, ma mercoledì 23 aprile verrà nuovamente chiusa dalle 9:00 alle 17:00 per consentire i lavori di sistemazione definitiva del tratto.

Sul fronte autostradale, la situazione è migliorata: dopo il cessato allarme per la frana di Chiappetti a Quincinetto, l’A5 è stata riaperta, ma resta a senso unico alternato sulla carreggiata nord, da Torino verso Aosta.

Infine, un’altra nota dolente riguarda l’energia elettrica: secondo quanto comunicato da DEVAL, circa 100 utenze risultano ancora scollegate, si tratta soprattutto di seconde case e alpeggi isolati, in zone impervie.

In attesa che il bel tempo e gli interventi di consolidamento restituiscano piena funzionalità alla viabilità regionale, resta la consapevolezza di un territorio tanto affascinante quanto vulnerabile. La Valle d’Aosta, ancora una volta, fa i conti con la sua morfologia difficile, tra versanti instabili e rete infrastrutturale fragile. Ma la domanda è: quanto si può andare avanti così?

pi.mi.

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