Una serata in cui il buon vino incontra l’altruismo, dove l’arte culinaria diventa veicolo di solidarietà e ogni brindisi è un gesto concreto per chi convive quotidianamente con la sclerosi multipla. È questo lo spirito della Cena di Gala organizzata dalla sezione di Aosta dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM), in programma mercoledì 7 maggio 2025 alle ore 19:00 presso l’École Hôtelière de la Vallée d’Aoste, con il sostegno e la partecipazione attiva dell’Associazione Italiana Sommelier – sezione Valle d’Aosta.
L’evento, che vedrà ai fornelli il talento stellato dello chef Christian Mandura, sarà arricchito dalla collaborazione degli studenti della Scuola Alberghiera di Châtillon, veri ambasciatori della nuova generazione dell’alta cucina valdostana. La serata si aprirà con un raffinato aperitivo e proseguirà con una cena che promette emozioni per il palato e per il cuore.
Il ricavato della serata – con un’offerta minima di 90 euro a persona – sarà interamente destinato a finanziare i progetti di supporto e inclusione per le persone affette da sclerosi multipla, una malattia neurodegenerativa imprevedibile, che colpisce il sistema nervoso centrale e può compromettere gravemente la qualità della vita.
Perché partecipare?
Perché ogni gesto conta. Perché la ricerca e l’assistenza hanno bisogno del nostro aiuto. E perché la sclerosi multipla, che in Italia colpisce oltre 130.000 persone, non è solo una malattia: è una sfida quotidiana che si vince solo con l’aiuto di tutti.
La prenotazione è obbligatoria scrivendo a aismaosta@aism.it, indicando numero e nome dei partecipanti, oltre a eventuali allergie o intolleranze. Seguirà una mail con tutte le istruzioni per il pagamento e la raccolta dei dati fiscali per l’emissione della ricevuta deducibile dalle imposte. Il pagamento dovrà essere effettuato entro 7 giorni dalla mail di conferma.
AIS Valle d’Aosta, da sempre attenta alla promozione del territorio e al valore umano della convivialità, invita tutti a partecipare a questa iniziativa che unisce eccellenze del gusto e impegno civile. Perché il vino buono è quello che sa anche far del bene.