Buongiorno,
Ho letto il vostro articolo di oggi sulla sanità valdostana.
Come vede ogniqualvolta esce un report è sempre vecchio (mavvà) perché riferibile ad anni passati e questa è sempre la giustificazione. Intanto i valdostani si dimenticano del passato e guardano con ottimismo al futuro o con desolazione a seconda della loro consapevolezza della realtà.
È ora di finirla con queste menzogne! Dobbiamo renderci conto che siamo ai livelli della Calabria e il solo fatto di essere tra i primi nel pronto soccorso è dovuto ai numeri molto piccoli della nostra regione e al fatto che le urgenze spesso sono smistate dai medici di famiglia, oppure che tanti non vengono neppure ricoverati.
I giorni scorsi c’era un articolo pubblicato dal fatto quotidiano in cui ci ponevano agli ultimi posti come assistenza.
Ecco l’articolo del Fatto Quotidiano. Siamo ultimi in assistenza e persino nell’assistenza domiciliare.
Perché non dire che il 100% delle prestazioni da eseguire entro 10 giorni, difficilmente i medici le prescrivono, preferiscono mandarti dal privato oppure vista la qualità della nostra Sanità è il paziente che preferisce andare altrove. Ecco qui di giustificato il buon risultato. Provare per credere.
https://www.ilfattoquotidiano.<wbr></wbr>it/2024/07/15/forti-divari-<wbr></wbr>territoriali-per-i-livelli-<wbr></wbr>minimi-di-assistenza-<wbr></wbr>sanitaria-molte-le-regioni-<wbr></wbr>del-sud-sotto-la-sufficienza/<wbr></wbr>7624154/
Cordiali saluti.
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Gentile Lettrice grazie grazie per il tuo intervento e per aver condiviso la tua opinione con noi. Comprendiamo le tue preoccupazioni e siamo consapevoli delle criticità evidenziate nei rapporti sulla sanità valdostana. E ci auguriamo che chi di dovere risponda con dati concreti aggiornati e non con frasi filosofegguanti o ad effeto.
La assicuriamo che, come redazione di Aostacronaca.it, il nostro obiettivo è riportare in modo accurato le informazioni provenienti da conferenze stampa, comunicati ufficiali e report istituzionali. Poi facciamo anche le nostre inchieste.
Capisco il suo punto di vista riguardo ai problemi strutturali e alle difficoltà specifiche di una regione piccola come la Valle d'Aosta. I dati riportati mettono in evidenza come la nostra regione, nonostante la spesa pro capite elevata, fatichi a ottenere risultati soddisfacenti in diverse aree del sistema sanitario. La critica che i parametri standardizzati non siano sempre adeguati per una realtà con peculiarità come la nostra è legittima e viene riconosciuta anche dall'USL locale, che sottolinea le sfide uniche dovute alle dimensioni ridotte e alla conformazione geografica della Valle.
Riguardo al confronto con altre regioni, ha ragione; Valle d'Aosta, purtroppo, figura tra le regioni con peggiori risultati in alcune aree chiave, come la prevenzione e l'assistenza domiciliare, come confermato anche dai report del Ministero della Salute e dal recente articolo del Fatto Quotidiano. Questi report e articoli servono a stimolare un dibattito costruttivo e a sollecitare interventi migliorativi da parte delle autorità competenti.
È fondamentale continuare a monitorare e riportare questi dati, affinché ci sia trasparenza e una spinta verso il miglioramento continuo. Le sue osservazioni ci aiutano a mantenere alta l'attenzione su questi temi cruciali per la nostra comunità.
Grazie ancora per il tuo contributo e per il dialogo aperto che arricchisce il nostro lavoro giornalistico. pi.mi.