ECONOMIA - 27 aprile 2024, 14:36

Affitti brevi, codice identificativo in vigore da settembre a livello nazionale

Un passo significativo verso la regolamentazione degli affitti brevi è stato compiuto con l'accordo tra il ministero del Turismo e le Regioni riguardante il nuovo Codice Identificativo Nazionale (Cin), fondamentale per identificare le strutture ricettive e prevenire frodi nel settore

Affitti brevi, codice identificativo in vigore da settembre a livello nazionale

La commissione Politiche del turismo della Conferenza delle Regioni e Province autonome ha dato il proprio parere positivo al decreto sull'interoperabilità delle banche dati regionali, predisposto dal ministero del Turismo, aprendo la strada all'intesa Stato-Regioni che sarà formalizzata nel mese di maggio. Successivamente, si avvierà una fase di sperimentazione, con l'obiettivo di iniziare l'attuazione del decreto il primo settembre.

Il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha commentato l'importanza di questo risultato, frutto di un intenso lavoro di collaborazione con le Regioni e le Province autonome. Questo passo avvia una procedura cruciale per definire il Cin e rendere interoperabili le banche dati regionali con quella nazionale, un processo complesso che richiede l'impegno di tutti gli attori coinvolti.

Secondo il coordinatore della commissione, Daniele D’Amario, l'accordo è il risultato di un importante lavoro di confronto e collaborazione tra le istituzioni regionali, provinciali e il ministero del Turismo. Oltre alla regolamentazione per l'istituzione del Codice identificativo nazionale obbligatorio per gli immobili destinati a locazioni turistiche, l'accordo rende concreto l'avvio di una procedura per rendere interoperabili le banche dati regionali con quella nazionale.

Concretamente, l'obiettivo è associare a ogni unità immobiliare destinata alle locazioni brevi e turistiche un codice identificativo, che dovrà essere esposto all'esterno dello stabile e indicato in ogni annuncio. Coloro che non rispetteranno tali disposizioni saranno soggetti a sanzioni.

L'Ufficio studi dell'Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi (AIGAB) ha stimato che tra il 25 aprile e il 5 maggio saranno accolti quasi 1,5 milioni di ospiti, per il 71% stranieri, che porteranno in Italia un contributo totale al Pil pari a 1,4 miliardi di euro.

Gli ospiti spenderanno circa 300 milioni per soggiornare nelle case delle famiglie italiane, con una media di 3,8 notti. Il contributo netto dei viaggiatori stranieri sarà di oltre un miliardo, con un impatto stimato di 25 milioni solo sulla tassa di soggiorno.

red.eco.

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