Era dal 2006 che il Papa non figurava come Patriarca di occidente. E la decisione era stata giustificata da un comunicato dell’allora Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani. Ma, dall’Annuario Pontificio 2024, tra i titoli storici di Papa Francesco compare di nuovo quello di Patriarca d’Occidente. Ed è una novità di grande rilievo, se non altro perché con un colpo di penna cancella una delle prime innovazioni volute da Benedetto XVI.

Come sempre, l’Annuario Pontificio è una fotografia, e in questo caso si ferma al 31 dicembre 2023. Non c’è, né ci potrebbe essere, il ruolo di assessore del Papa per la Vita Consacrata attribuito al vescovo Daniele Libanori, già ausiliare di Roma, e sarebbe interessante vedere se questo incarico si inserisce tra gli incarichi di Curia o se invece, essendo una nomina personale, resti fuori dai ranghi di qualunque dicastero.

E non c’è, né ci potrebbe essere, l’improvvisa vacanza del Vicario del Papa per la diocesi di Roma - vacanza che potrebbe essere anche prolungata, considerando tra l’altro che secondo la nuova costituzione apostolica che regola il Vicariato di Roma il Vicario è parificato ad un vescovo ausiliare. Il Cardinale Claudio Piacenza, ormai in pensione, figura ancora come Penitenziere Maggiore, e il nuovo penitenziere, il Cardinale Angelo de Donatis, è ancora nell’Annuario come vicario del Papa. L’arcivescovo Rolandas Mackrickas è ancora commissario straordinario della Basilica di Santa Maria Maggiore, e non ancora arciprete coadiutore, dunque con diritto di successione.

La fotografia, tuttavia, permette di guardare dentro le decisioni del Papa, considerare come si sta ridisegnando la Curia dopo la promulgazione della costituzione apostolica Praedicate Evangelium di due anni fa. E dare uno sguardo alle nomine che ci sono, quelle che ci sono state, e quelle che verranno.

Papa Francesco Patriarca di Occidente