ECONOMIA - 09 aprile 2024, 11:42

L'OPINIONE DI RETE CIVICA: Testoolin intervenga sui costi eneregia CVA

Rete Civica ribadisce le criticità del nuovo sistema tariffario di Cva

L'OPINIONE DI RETE CIVICA: Testoolin intervenga sui costi eneregia CVA

Nel settembre 2023 CVA invia a circa 50.000 clienti valdostani di CVA Energie una comunicazione di modificazione unilaterale del sistema tariffario fino a quel momento in vigore. In sostanza la comunicazione dice che per stabilire il corrispettivo della “materia energia” non si utilizzerà più il parametro nazionale (Pe-Arera o Pun) scontato del 40%, ma un prezzo stabilito in 12 centesimi per Kwh consumato e che esso “rimarrà fisso e invariabile per 7 anni “.

Presentando alle associazioni dei consumatori e alla stampa la nuova offerta, il Direttore generale di Cva Energie afferma che la nuova offerta è particolarmente vantaggiosa perché il prezzo fisso per sette anni mette al riparo dalle frequenti oscillazioni dei prezzi del mercato.

Rete Civica aveva subito evidenziato le criticità del nuovo sistema tariffario di Cva ed in una Conferenza stampa svoltasi ad Aosta il 6 dicembre 2023 aveva evidenziato che, con la nuova tariffa di 12 centesimi al kWh, a partire da gennaio ci sarebbe stato un incremento di circa il 40% dei costi della materia energia nella bolletta.

Non solo, era stato anche evidenziato che l'offerta “fissa ed invariabile per sette anni” non era credibile, ed infatti andando a leggere nelle pieghe delle clausole contrattuali è emerso che non c'era nessun prezzo fisso ed invariabile perché Cva Energie si riservava il diritto di modificare il corrispettivo richiesto, con un semplice preavviso di tre mesi.

Cva energie non ha fatto una comunicazione corretta e applica, a partire da gennaio 2024, un corrispettivo che, rispetto al sistema precedente, comporta effettivamente un aggravio di costi sulla materia energia di oltre il 40%. Fatti sconcertanti, eppure la Regione - che è la proprietaria di Cva - nulla dice e nulla fa.

Il presidente della Regione Testolin, in Consiglio regionale chiamato in causa dai rilievi formulati, ha risposto sostanzialmente lavandosi le mani e giustificando l'operato di Cva.

A questo punto giustamente le associazioni dei consumatori hanno sollecitato il Presidente della Regione perché faccia sentire la voce di chi è proprietario di Cva e al prossimo Consiglio regionale ci saranno nuove iniziative sul tema, si arriverà quindi ad un voto da cui si capirà chi vuole modificare l'attuale penalizzante sistema tariffario e chi no.

Il comportamento finora tenuto da CVA e dal Presidente della Regione è inaccettabile. La Compagnia Valdostana delle Acque è stata istituita dalla Regione per gestire le centrali idroelettriche acquisite dalla Regione con finalità precise: utilizzare bene le 32 centrali di proprietà pubblica, offrire alle famiglie e alle imprese valdostane energia elettrica a basso costo, operare per una transizione energetica della Valle d'Aosta che punti alla completa elettrificazione  e decarbonizzazione. Una linea strategica che Cva e la Giunta regionale guidata da Renzo Testolin stanno abbandonando con grave danno per l'intera comunità valdostana.

Rete Civica Valle d'Aosta

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