Chez Nous - 04 aprile 2024, 08:01

Sanità pubblica valdostana = malessere e disagio sociale privato

Il titolo non è altro che l’equazione per difetto di come funziona la sanità valdostana. Bisogna provare per credere

Sanità pubblica valdostana = malessere e disagio sociale privato

La sanità pubblica, pilastro fondamentale del benessere di una regione, spesso si trova al centro di dibattiti e critiche riguardo alle sue disfunzioni e inefficienze. Mentre i sistemi sanitari pubblici hanno il compito di garantire cure accessibili e di qualità per tutti i cittadini, la realtà mostra che ci sono molteplici sfide e problemi da affrontare. 

Un consiglio, non richiesto, all’assessore regionale alla sanità, Carlo Marzi, e al Direttore generale dell’Usl, Massimo Uberti: per conoscere le vere disfunzioni della sanità valdostana provate a chiamare, in incognito, uno dei tanti cup  e vi renderete conto delle disfunzioni.

Pazienti che prenotano e quando si presentano all’appuntamento scoprono che il servizio è stato abolito e che non si saprà quando e dove la prenotazione sarà eseguita. Per non parlare del personale per niente disposto a prendersi cura ed assistere i paziente ricoverati.

E che dire di quelli (dipendenti) che alla richiesta di aiuto in corsia ti rispondono ‘io queste cose non le faccio’ oppure ‘non ho tempo’.

Così come negli uffici burocratici ti rispondono ‘ora non ho tempo’ per rimborsanti il ticket che hai pagato al momento della prenotazione che è stata annullata senza che alcuno contattasse il paziente che ha perso anche ore di lavoro per recarsi all’ambulatorio pubblico.

Personale che storge il naso perché deve servire il pranzo i sala pranzo, come richiesto dalla paziente perché nella camera da letto c’è chi fa i bisogni nella padella.

Altra vergogna della quale l’Assessore e il Direttore Usl dovrebbero farsi carico è quella dei Cup che non rispondono. Spesso capita che anche in orario di lavoro ci sia la segreteria telefonica che risponde: chiamare dalle ore alle ore, anche se la chiamata la fai proprio nel bel mezzo dell’orario di lavoro ripetuto all’infinito dalla segreteria telefonica.

E che dire dei Centri di Prenotazione che non ti danno neanche per scommessa la data di  prenotazione del servizio e ti rispondono che riceverai una mail. E se un utente non ha la mail che succede? E se nel frattempo il paziente deve assentarsi per altre emergenze sanitarie?

Altra vergogna sono le lunghe attese per le visite e le cure; infatti sono sempre più numerosi i valdostani che fanno ricorso alle finanziarie per pagarsi le cure.

Infatti, una delle criticità più evidenti è rappresentata dalle lunghe liste di attesa per visite specialistiche, esami diagnostici e interventi chirurgici. I pazienti spesso devono affrontare lunghi tempi di attesa prima di poter accedere alle cure necessarie, il che può peggiorare le loro condizioni di salute e causare disagi significativi. Questo problema è spesso dovuto a risorse insufficienti e a una gestione inefficace delle liste di attesa.

È fondamentale investire in risorse umane e infrastrutturali per ridurre le liste di attesa e migliorare l'accesso alle cure. In questo senso che fanno Regione e Usl? Questo potrebbe includere l'assunzione di più personale sanitario, l'ottimizzazione dei processi interni e l'implementazione di tecnologie innovative per gestire meglio la domanda e l'offerta di servizi sanitari.

È necessario incentivare la formazione e il reclutamento di nuovi professionisti sanitari, così come migliorare le condizioni di lavoro e offrire opportunità di sviluppo professionale per ridurre il turnover del personale. Inoltre, è importante promuovere una migliore gestione delle risorse umane e una pianificazione strategica a lungo termine per affrontare le carenze di personale in modo efficace. L’Usl e la Regione che fanno?

È necessario adottare una gestione più efficiente delle risorse, attraverso l'implementazione di pratiche di gestione delle scorte, l'ottimizzazione dei processi clinici e amministrativi, e l'introduzione di sistemi di monitoraggio e valutazione per identificare e ridurre le inefficienze.

Affrontare le disfunzioni della sanità pubblica richiede un impegno collettivo da parte delle istituzioni, dei professionisti sanitari e della società nel suo complesso. Attraverso investimenti mirati, riforme strutturali e un maggiore impegno per garantire un accesso equo e universale alle cure, è possibile costruire un sistema sanitario più efficiente, equo e sostenibile per tutti i cittadini. A tal proposito che fanno l’Usl e la Regione? Enfatizzare le poche cose che funzionano è un’offesa ai poveri cristi di pazienti che devono fare i conti con le disfunzioni del sistema sanitario valdostano. Negli ultimi cinque anni quanto ha investito in termini percentuali di pil nel sistema sanitario valdostano?

E continuando nella segnalazione di fatti e misfatti è bene ricordare che in alcune strutture il servizio mensa chiede la prenotazione del menu per i pasti del giorno successivo prenotare i pasti; peccato che il giorno successivo si ritrovano nel vassoio cibi non richiesti e ai quali, magari, sono pure allergici. E così il piatto viene buttato tanto paga pantalone. E che dire delle prescrizioni di medicinali per le dimissioni senza spiegare al paziente di che si tratta.

Il Pronto Soccorso del Parini sarà anche ai primi posti per l’efficienza, ma il post pronto soccorso è davvero disastroso. Provare per rendersi conto. Pur dando atto che la maggior parte del personale è disponibile e di alta professionalità bisogna rimarcare che a fare acqua è il sistema organizzativo in pasto alla burocrazia.

Sembra quasi che ci sia chi si diletta a rendere difficile la vita dei pazienti e degli operatori che di danno da fare e lo fanno con spirito di servizio.

Fortunatamente, causa le disfunzioni della sanità pubblica valdostana, la sanità privata prospera, ma quanti hanno la possibilità di pagarsi le cure, le analisi, le visite? Quanti sono i malati che sopravvivono alle lunghe attese dei servizi della sanità pubblica che chi non evade le tasse paga  profumatamente?

piero.minuzzo@gmail.com

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