Le Messager Campagnard - 26 marzo 2024, 15:49

Agricoltori di ieri e di oggi a confronto in un convegno di Coldiretti

Si è svolto martedì 26 marzo a partire dalle 10.30 nel salone Joseph Vaudan dell’Istitut Agricole di Aosta

Agricoltori di ieri e di oggi a confronto in un convegno di Coldiretti

Un convegno per favorire il confronto e lo scambio tra le generazioni in agricoltura dal titolo “Agricoltori di ieri, di oggi e di domani”. A promuoverlo è stata Coldiretti Valle d’Aosta, con tutte le sue componenti, dai pensionati, alle donne e ai giovani, nella mattinata di oggi, martedì 26 marzo nel salone Joseph Vaudan dell’Institut Agricole Régional ad Aosta.

L’incontro è stato organizzato con l’intento di approfondire, a partire dall'esperienza degli agricoltori del passato, le potenzialità dei territori montani, luoghi complessi da vivere in cui lavorare ma densi di storie e tradizioni da trasmettere alle generazioni future.

Dopo i saluti di Mons. Vescovo Franco Lovignana, di Piero Prola, Presidente dello IAR e di Alina Sapinet, Assessore comunale in rappresentanza della città di Aosta, ha preso la parola per l’apertura dei lavori Fulvio Borbey, Presidente Coldiretti Pensionati Valle d’Aosta ricordando il senso del convegno e più in generale dell’azione associativa: “Vogliamo creare sinergie e connessioni tra gli anziani con le loro tradizioni e i giovani e la loro spinta all’innovazione affinché tutto il territorio valdostano rimanga vivo”.

Un’idea di confronto tra presente, passato e futuro che ha ricevuto il plauso della rettrice dell’Università della Valle d’Aosta Manuela CerettaLa società contemporanea tende a schiacciarsi sul presente più di quelle che l’hanno preceduta. Il difetto di quello che chiamiamo presentismo sta proprio nella difficoltà di vedere e cogliere le sfide e le opportunità che emergono nel confronto con la tradizione e l’innovazione: per questo ritengo che questo convegno colga nel segno”.

 

L’incontro ha ospitato illustri studiosi come Giampaolo Viglia, Professore ordinario di economia e Presidente del corso di Laurea magistrale all'Università della Valle d’Aosta. Nel suo intervento Viglia ha approfondito il rapporto tra competitività e qualità. “Le aziende agricole possono competere anche al di fuori del territorio valdostano puntando sulla qualità e sull’innovazione, non avendo paura di servirsi degli strumenti più innovativi del marketing capaci sia di far percepire al consumatore la qualità, sia di sviluppare il binomio tra agricoltura e turismo per creare un’esperienza enogastronomica e far sì che la conoscenza dei prodotti locali esca dal territorio”.

Di rapporto tra tradizione e innovazione ha parlato anche Annibale Salsa, Antropologo ed esperto conoscitore delle Alpi. “Il rapporto tra tradizione e innovazione non può essere oppositivo perché la tradizione è l’innovazione riuscita, è qualcosa di vivo altrimenti si chiama passatismo”. “Per questo – ha continuato Salsa - dobbiamo difendere con coraggio la tradizione, perché si è dimostrata efficace e vincente di fronte a processi che sono decaduti. La tradizione è un valore e su questo si innesta l’innovazione e il progresso tecnico”.

Uno spaccato sulle aziende agricole attuali è stato offerto da Elio Gasco, direttore di Coldiretti Valle d’Aosta e moderatore dei lavori.Le aziende agricole attuali non sono più realtà che si limitano alla sussistenza: dalla Camera di Commercio emerge come il mondo dell’agricoltura valdostana sia composto per lo più di aziende strutturate, con dei dipendenti e una capacità imprenditoriale simile a quelle degli altri settori”.

A chiudere i lavori è stata la Presidente di Coldiretti Valle d’Aosta Alessia Gontier “Per affrontare lo spopolamento delle nostre montagne, dobbiamo chiedere con forza che anche nei piccoli comuni vengano garantiti i servizi, le connessioni, il reddito delle persone e delle aziende che lavorano su quei territori”. La Presidente ha sottolineato nel suo intervento anche il ruolo cruciale della donna in agricoltura, ieri come oggi. “La donna è riuscita a far sopravvivere molte aziende agricole, ha saputo mantenere vive le tradizioni, l’attaccamento alla terra e alla famiglia consentendo a tante persone di rimanere sul territorio, nonostante la fatica. Per questo penso che oggi come ieri le donne possano rappresentare il perno della nostra agricoltura”.


Durante la mattinata sono stati anche proiettati due video dedicati rispettivamente alle testimonianze di donne protagoniste dell’agricoltura valdostana di ieri e alle esperienze più innovative degli imprenditori agricoli giovanili che hanno preso parte al concorso Oscar Green.


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