L’istituzione della giornata internazionale della donna risale a quarantanove anni fa e da allora la lotta non si è mai fermata: gender pay gap, carico nei lavori di cura, discriminazioni sul lavoro e nella società, violenza di genere.
Tra tutti questi la Valle d’Aosta si distingue anche per la mancanza della preferenza di genere nella legge elettorale regionale.
Non sono state sufficienti tutte le iniziative proposte, le modifiche normative suggerite, non basta neppure vedere il Consiglio che su 35 consiglieri conta solo 3 donne che la Giunta sia composta solo da uomini!
Valle d’Aosta Aperta si è resa collaborativa proponendo modifiche alla legge elettorale regionale e chiedendo di essere audita dalla Prima Commissione, già più di un anno fa, e risollecitando l’incontro nelle scorse settimane. A queste richieste, ad oggi, non abbiamo ricevuto nessuna risposta.
In questa giornata internazionale non accettiamo i soliti proclami e pretendiamo una presa di posizione netta e chiara che renda la politica sempre più partecipata e veramente rappresentativa: la doppia preferenza di genere è necessaria per garantire equilibrio in un Consiglio regionale che di equilibrato non ha nulla.
La modifica alla legge elettorale, almeno su questo punto, non è più procrastinabile e l'inerzia di questa maggioranza è assolutamente inaccettabile.