C’erano i Gran Maestri Massonici delle tre grandi obbedienze di Italia, insieme all’arcivescovo di Milano Mario Delpini, che ha introdotto, e al Cardinale Francesco Coccopalmerio, presidente emerito del Pontificio Consiglio dei Testi Legislativi, che ha concluso. E ha concluso con il “botto” si oserebbe dire, lanciando l’idea di un tavolo permanente con la Massoneria, per potersi confrontare.

Fortuna che prima di lui aveva parlato il vescovo Antonio Staglianò, presidente della Pontificia Accademia di Teologia, sulle ragioni dell’incompatibilità tra Chiesa e Massoneria, e padre Zbigniew Suchecki, OFMConv., aveva parlato dei Pronunciamenti della Chiesa Cattolica sulla Massoneria. Insomma, è chiaro che Chiesa e Massoneria sono incompatibili, come tra l’altro ribadito da uno dei recenti responsum del Dicastero della Dottrina della Fede.

Eppure il seminario che si è tenuto a Milano sembra segnare un punto di rottura, dopo alcune mani tese di esponenti della Chiesa verso un dialogo con la Massoneria di natura più o meno interlocutoria. A parlare, erano i Gran Maestri delle tre più grandi obbedienze di Italia: Bisi del Grande Oriente di Italia, Fabio Venzi, Gran Maestro della Gran Loggia Regolare di Italia, e Luciano Romoli, Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia degli ALAM.

Il Cardinale Coccopalmerio ha detto che “da quello che ho potuto capire, ma sono poco esperto in questa materia, credo che ci sia una evoluzione nella comprensione reciproca. Cinquant'anni fa c'era meno conoscenza ma le cose sono andate avanti, e spero che questi incontri non si fermino qui. Mi chiedo se non si possa pensare a un tavolo permanente, anche a livello di autorità, in modo da confrontarsi meglio”.

Molto aperto sul tema anche l’arcivescovo Mario Delpini, che ha sottolineato come il simposio (rigorosamente ad inviti, di cui sappiamo da una cronaca del Messaggero) nascesse come “argomento di conoscenza”, visto che “non tutti possono avere approfondito l'argomento su una organizzazione così antica a prestigiosa sempre circondata da un alone di mistero e sospetto. Così a me è sembrato che il GRIS (Gruppo di ricerche e informazione socio religiosa) facesse bene a voler approfondire. Non si tratta dunque di una assoluzione, ma di favorire colloqui tra persone per conoscere i rispettivi punti di vista, registrarne la convergenza o la lontananza. Ovviamente questo convegno non si conclude con alcun documento finale”.