Poca satira politica quest'anno a Viareggio. Sui carri allegorici del più spettacolare Carnevale italiano tanto spazio per alcuni fra i temi sociali più attuali. Dal cambiamento climatico alla intelligenza artificiale, dal difficile passaggio dei ragazzi dalla fanciullezza all'età adulta alle insidie della droga, dall'esperienza dei manicomi alla spettacolarizzazione del dolore.
Poca satira politica, anche se non poteva mancare la guerra tra Putin e Zelensky. Prima apparizione tra i mascheroni della Segretaria dem Elly Schlein e del ministro della Difesa Guido Crosetto, ma nella sfilata c'erano anche il Presidente della Repubblica Mattarella, la Presidente del Consiglio Meloni, Renzi, Biden.
I politici (sui carri) andavano forte negli anni Ottanta e Novanta, ora a Viareggio non se li fila più nessuno. L'unica mascherata che li immortala è quella che denuncia il business della guerra con la parola PACE rovesciata nell'acronimo "Popolo Armato Con Entusiasmo". Importanti gli omaggi a due grandi figure del Novecento quali l'artista Salvador Dalì e la poetessa Ada Merini.
In questo angolo di vivace e mondana Toscana - Viareggio è in provincia di Lucca - la kermesse carnascialesca si è aperta quest'anno tra mostre d'arte, concerti, feste, presentazioni di libri e tantissimi ospiti illustri, per un momento di grande riflessione culturale con le allegorie realizzate dagli artisti della cartapesta. Messaggi per un futuro migliore e più sostenibile con una sfilata sui Viali a Mare di nove carri di prima categoria, quattro di seconda, otto mascherate di gruppo e otto isolate, insieme alle pedane aggregative fuori concorso. Tanti sogni, speranze e desideri di un mondo migliore da vivere in serenità. Domenica, alle 15 del pomeriggio, l'inizio ufficiale della Sfilata, ma negli hangar della Cittadella era già possibile nel mattino scoprire forme e colori delle nuove creazioni mentre nell'Hangar 16 l'Espace Gilbert accoglieva l'omaggio a Sergio Staino e alla sua matita sempre pungente, soave e festosa.
"E' tempo di cambiare", questo il messaggio che ha aperto la sfilata con il possente Mammut, alto quasi trenta metri.! Il pianeta ci sta dicendo che siamo vicini al punto di non ritorno. Il mammut per lo scioglimento dei ghiacci riprende vita ma trova un pianeta inquinato e ferito. Se si oltrepassa il punto di non ritorno non c'è futuro: è tempo di cambiare. "Più denti", accusa, con il suo dinosauro, il costruttore Luca Bertozzi. Un' allegoria sulla cattiveria e l'aggressività della nostra società, sempre più infelice e assuefatta al consumismo a scapito dei valori umani. Fino al punto di sconfinare nella pornografia del dolore. Titoli che ammiccano al fantasy ed oscillano tra il romantico ed il distopico: Il Circo dei Sogni, Ascolta Ragazzo, La rivoluzione artificiale, Bla Bla Bar, Il profumo di rose nelle spine, L'ira della Kitsune, All you can eat....
Un dolore che è stato ricordato in apertura con il cordoglio espresso dagli organizzatori per la tragedia del cantiere edile di Firenze dove sono morti cinque operai. "Non è possibile uscire di casa per andare a lavorare e non fare ritorno" ricorda Maria Lina Marcucci, Presidente della Fondazione Carnevale, nel suo breve saluto iniziale. In segno di rispetto la Bandiera della Burlamacca in Piazza Mazzini era a mezz’asta. Da sempre il Carnevale di Viareggio si fa portavoce di messaggi di Solidarietà. Domenica scorsa, dopo il triplice colpo di cannone ed un minuto di raccoglimento l'inizio è affidato al lancio di Coriandoli Arancioni contro la violenza di genere, iniziativa promossa dalle Commissioni Pari Opportunità della Provincia di Lucca e del Comune di Viareggio.
Ma per il CTA, che Alfredo Massai ed i suoi collaboratori stanno plasmando con crescente passione, il viaggio in questo angolo della Versilia, era anche l'occasione per una seppur breve scoperta culturale di quelle tradizioni e territori che fanno dell'Italia una delle mete più ambite del Turismo Internazionale. Non poteva mancare la passeggiata accanto alla Terrazza Martini, a Livorno, in quel delicato scenario del Lungomare cittadino che prosegue sino ai cantieri dove si costruiscono gli yacht per i nababbi del mondo. Quindi la Darsena e Piazza dei 4 Mori. Una passeggiata che la vicinanza del mare ed i tiepidi raggi del sole ha reso ancor più suggestiva e che il Gruppo dei 54 partecipanti ha particolarmente gradito.
Viareggio, un Carnevale storico per eccellenza, creato sull'idea di alcuni viareggini che nell'Ottocento decisero di mascherarsi per protestare contro le troppe tasse da pagare. Un'idea geniale diventata magia grazie alla cartapesta. Artigiani che lavorano un anno intero per dare corpo a quelle metafore della vita che, come in questa edizione, sono segnali importanti di tanti disagi e pericoli nella speranza che non cadano nell'oblio. Messaggi affidati alla bellezza carnevalesca della fantasia perché del Carnevale non si butta via niente.
Soprattutto lo spirito goliardico, un modo di stare al mondo che sarebbe bene indossassimo tutti, una volta ogni tanto.













