“La consegna dei box è stata un’occasione di incontro, di scambio di idee tra famiglie, amministrazione e associazioni locali per accogliere le nuove Tsarvensolèntse e i nuovi Tsarvensolèn nella nostra Comunità”, spiega l’assessore alle politiche sociali Francesca Lucianaz.
Alla consegna erano presenti, insieme ai loro genitori, i piccoli Arthur Arnold, Axel Bétemps, Pascal Bollon, Riccardo Dell’Innocenti, Elias El Hasrami, Gabriele Lombardo, Margot Malerba, Grégory Moret, Arya Pala, Jamie Pesse, Amedeo Toma, Noah Veneri Tomelleri, Dafne Zardo.
Venerdì 2 febbraio, tardo pomeriggio. Genitori felici e piccoli Tsarvensolèn che ricevono box pieni di vestiti, giochi e altre cose utili, tutto donato dal Comune e dalle associazioni locali.
Francesca Lucianaz, l'assessore alle politiche sociali, ha spiegato che questa non è solo una distribuzione di regali. È un modo per far incontrare le famiglie, le associazioni e l'amministrazione locale, creando un legame speciale tra la comunità e i nuovi arrivati.
E cosa c'è nei box? Un mix di doni, tutti pensati con cura. C'è un gioco donato dal Comune, un libro morbido dalla Biblioteca, una maglietta dall'associazione di Fiolet e Rebatta, e così via. Ogni associazione locale ha messo qualcosa di significativo.
Ma c'è di più. I costumi della Gaie Famille de Charvensod, realizzati dalle volontarie dell'Unicef, sono inclusi. Il Comune li compra per sostenere i progetti umanitari per i bambini in difficoltà. Un modo carino per educare i più piccoli alla solidarietà fin dai primi giorni di vita.
E non dimentichiamoci del ringraziamento di Lucianaz alle associazioni locali. Un tocco di gratitudine che sottolinea quanto sia importante il contributo di ognuno alla vivacità della comunità.
Insomma, dietro a questi box bebè c'è un intero mondo di connessioni, condivisione e sostegno reciproco. Non è solo una questione di cose materiali, ma di costruzione di una comunità viva e unita.