Immaginate una giornata tipica sulla pista 'canabile': il suono melodioso dei cani che abbaiano in tono, accompagnato dal fruscio del vento tra i loro peli fluenti. La pista, situata nel tratto tra Aosta -Gressan - Sarre, sul lungo Dora Baltea, offre ai nostri amici a quattro zampe la libertà di esprimersi attraverso una sinfonia di latrati senza le restrizioni fastidiose di guinzagli e museruole.
L’audace iniziativa, avviata per i mancati controlli dei gestori, ha suscitato entusiasmo tra gli amanti dei cani, ma ha anche sollevato qualche sopracciglio tra coloro che, fino ad ora, erano abituati a utilizzare la pista pedonale per il loro esercizio fisico quotidiano. "Dopo la pista ciclabile e la pista pedonale, pensavamo di aver visto tutto", commenta un anziano frequentatore, "ma una pista per cani liberi? Dove stiamo andando, davvero?"
La pista 'canabile' sembra mettere in discussione la priorità dei diritti di movimento dei sapiens a due gambe rispetto ai loro amici pelosi. "Ho bisogno di fare movimento per motivi di salute e riabilitazione", si lamenta una signora, "ma ora devo competere con cani che svolazzano felicemente sulla pista. Dove sta la giustizia?"
Tuttavia, i sostenitori della pista 'canabile' replicano che questa sia un'opportunità unica per integrare le esigenze degli animali domestici con quelle degli esseri umani. "Stiamo promuovendo l'armonia tra uomini e cani", dichiara entusiasta un amante degli animali. "La musica dei cani liberi sulla pista è qualcosa che non sapevamo di desiderare, ma ora che ce l'abbiamo, non possiamo farne a meno."
In definitiva, la pista 'canabile' sembra aver aperto un nuovo capitolo nella lotta per lo spazio pubblico, dividendo la comunità tra coloro che applaudono la creatività e coloro che temono di essere travolti dall'ondata di cani felici. Solo il tempo dirà se questa innovativa iniziativa porterà a una maggiore consapevolezza delle esigenze degli anziani e dei disabili o se sarà solo un preludio a ulteriori sorprese nel mondo delle infrastrutture urbane.
Parte del regolamento
E’ chiaro però che gli enti gestori dovranno modificare i regolamenti di accesso alla pista che ora prevedono, inascoltati, il divieto di accesso ai cani, come si legge, a malapena perché imbrattati ed in stato di abbandono, nei cartelli. E i controlli latitano.