Le vicende recenti presso le stazioni sciistiche di La Thuile e Cervinia hanno messo in luce il deprecabile comportamento di un individuo senza scrupoli, il cui agire ha minato la credibilità e l'integrità del sistema di gestione degli impianti Funivie Piccolo San Bernardo s.p.a. e Cervino s.p.a. La cronaca degli eventi ci svela un quadro allarmante di frode e manipolazione, dove il protagonista di questa storia emerge come un esempio di scorrettezza e malafede.
Durante la scorsa stagione invernale, la Polizia in servizio sul comprensorio di La Thuile ha scoperto un gruppo di sciatori maggiorenni intenti a utilizzare skipass riservati ai bambini under 8 non accompagnati. Questo non solo dimostra una totale mancanza di etica da parte degli individui coinvolti, ma svela anche un tentativo ingiustificato di eludere le leggi e ottenere indebiti vantaggi economici.
La storia si complica ulteriormente quando, in un episodio successivo a Cervinia, il trasgressore si rivela essere uno dei soggetti già multati a La Thuile. Questo individuo, lungi dall'apprendere dalla sua precedente censura, è stato scoperto a possedere ben 9 key card intestate a soggetti di fantasia, attraverso le quali ha acquisito numerosi skipass a tariffe ridotte. Le autorità hanno scoperto che questo individuo ha agito in modo fraudolento, inserendo dati falsi al momento dell'acquisto per ottenere sconti indebiti.
La reazione delle società Funivie Piccolo San Bernardo s.p.a. e Cervino s.p.a. è stata decisa: una denuncia-querela presso la Procura della Repubblica di Aosta contro l'utilizzatore incriminato. Quest'ultimo, residente in Valle d'Aosta, è stato rinviato a giudizio avanti al Tribunale Penale di Aosta per rispondere delle gravi imputazioni di truffa aggravata e sostituzione di persona aggravata.
In un tentativo forse troppo tardivo di lenire la situazione, l'imputato ha chiesto di sottoporsi al rito alternativo della sospensione del procedimento con messa alla prova, offrendo un risarcimento alle due società danneggiate. Il Giudice, seppur prendendo atto di questa proposta, ha fissato un'udienza successiva per valutare la congruità della proposta riparatoria/risarcitoria.
Il direttore generale di Funivie Piccolo San Bernardo, Corrado Giordano, ha commentato l'episodio sottolineando l'importanza dei controlli regolari da parte del personale addetto e ribadendo che l'acquisto fraudolento di uno skipass è da considerarsi una truffa a tutti gli effetti, con tutte le conseguenze penali del caso.
Questa storia è un amaro esempio di come l'avidità e la mancanza di integrità di un individuo possano compromettere non solo la reputazione delle società coinvolte ma anche l'intero sistema di gestione degli impianti sciistici. Resta da sperare che la giustizia possa fare il suo corso e che episodi simili vengano arginati con fermezza e determinazione.