Ladislao Mastella, con la sua opera e il suo impegno nel campo dell'artigianato valdostano, è una figura fondamentale nella promozione e nella conservazione della millenaria tradizione rappresentata dalla Fiera di Sant'Orso ad Aosta. Il suo contributo artistico e culturale è stato imprescindibile per preservare e valorizzare la ricchezza artistica e artigianale della Valle d'Aosta.
La Fiera di Sant'Orso, giunta alla sua millenaria 1024ª edizione, è un'antica celebrazione che ha radici profonde nella storia della regione. Ladislao Mastella, collocando una scultura raffigurante il Santo all'ingresso della Bcc Valdostana in piazza Arco d'Augusto, ha reso omaggio a questa tradizione secolare. Oltre a questo contributo, anticipa l'evento con una grande scultura, rappresentando una connessione tangibile tra la manifestazione e il suo lavoro di ebanista.
La sua storia personale riflette la passione per l'arte e l'artigianato, avendo iniziato il suo percorso artistico presso il laboratorio dello scultore altoatesino Mario Stuffer nel 1959. Questa esperienza lo ha portato a esporre le sue prime opere alla Fiera di Sant'Orso nel 1961, partecipando da allora a numerose edizioni e mostre nazionali e internazionali, ricevendo riconoscimenti e premi per il suo talento e impegno nel campo artistico.
Sant'Orso visto da Ladislao Mastela
Mastella è stato anche il fondatore dell'Associazione Scultori Intagliatori Valdostani, impegnata nella tutela e nella promozione dell'artigianato tradizionale, svolgendo anche attività benefiche e di sostegno sociale. Un esempio tangibile del suo impegno sociale è stata la realizzazione, insieme ad altri scultori valdostani, di una grande croce installata a Fossa, comune dell'Abruzzo colpito da un terremoto nel 2010 e ricostruito grazie all'aiuto dei volontari valdostani.
La Fiera di Sant'Orso è il momento clou dell'anno in Valle d'Aosta, un'occasione in cui centinaia di artisti e artigiani presentano le loro opere, esprimendo la maestria e la creatività tramandate attraverso generazioni. Questa manifestazione non è solo un'esposizione commerciale, ma un'opportunità per condividere la ricchezza delle tradizioni locali e dell'identità valdostana con oltre 150.000 visitatori annuali.
L'evento, nato nell'epoca medievale nei pressi della Collegiata Sant'Orso, ora coinvolge l'intero centro cittadino di Aosta, mostrando una vasta gamma di attività tradizionali e produzioni artigianali: dall'intaglio del legno e della pietra alla lavorazione del ferro, del cuoio e dei tessuti. È un'espressione autentica della creatività e della laboriosità delle persone che vivono nelle montagne, riflettendo l'identità unica della Valle d'Aosta.
L'atmosfera della Fiera di Sant'Orso è un'esperienza unica, un momento per apprezzare non solo la maestria artigianale, ma anche per immergersi nell'atmosfera musicale, folkloristica e culinaria della Valle d'Aosta. La "Veillà", la veglia notturna fra i due giorni di Fiera, trasforma le vie del centro cittadino in un luogo vivo e festoso, permeato da un'energia contagiosa che si estende fino all'alba.
Inoltre, prima dell'evento ad Aosta, c'è la Fiera di Sant'Orso di Donnas, un'apprezzata anticipazione che si svolge nell'antico borgo del paese la terza domenica di gennaio. Questa manifestazione è un'occasione speciale per rivivere le tradizioni e gli antichi saperi artigianali, offrendo agli espositori l'opportunità di condividere con il pubblico la passione e la dedizione che si celano dietro le loro opere.
La partecipazione a queste fiere non è solo un momento di commercio, ma una vera e propria celebrazione delle tradizioni e dell'artigianato valdostano, una testimonianza tangibile del legame profondo tra passato e presente, tra arte e comunità. La visita a queste fiere è un'esperienza straordinaria, un viaggio attraverso la storia e la cultura della Valle d'Aosta, arricchito dalle testimonianze vive degli artigiani e degli artisti che mantengono viva questa straordinaria eredità.




