CRONACA - 29 dicembre 2023, 13:30

2024 anno bisestile

E' più lungo di un giorno rispetto agli anni comuni

2024 anno bisestile

Anno bisesto, anno funesto è principalmente una credenza popolare che non ha alcun fondamento scientifico o logico. È una frase proverbiale che riflette una convinzione popolare, ma non ha alcuna base razionale o supporto statistico reale.

In molte culture, ci sono credenze o superstizioni legate agli anni bisestili, ma queste credenze sono basate più sulla tradizione e la percezione popolare che su dati concreti o prove scientifiche.

Ad esempio, alcuni potrebbero attribuire eventi sfortunati o strani a un anno bisestile, ma queste correlazioni non sono supportate da alcuna evidenza scientifica. Gli eventi sfortunati o le coincidenze negative che potrebbero verificarsi in un anno bisestile sono casuali e non sono dovuti al fatto che l'anno contenga un giorno extra.

In realtà, dagli studi statistici o scientifici, non esiste alcuna prova che gli anni bisestili siano più propensi a essere "funesti" rispetto agli anni non bisestili.

Quindi, l'espressione "anno bisesto, anno funesto" è principalmente un detto popolare che riflette una credenza tradizionale, ma non ha alcuna validità scientifica o reale.

Infatti, un  anno bisestile è un anno che contiene un giorno in più rispetto agli anni comuni. Questo giorno aggiuntivo viene inserito nel calendario per allineare il tempo del calendario civile con l'anno tropico, che è la durata del tempo necessario affinché la Terra compia una rivoluzione intorno al Sole. Il giorno aggiunto si trova alla fine di febbraio ed è noto come il 29 febbraio.

Il concetto dell'anno bisestile ha radici antiche e risale all'antica Roma. Il calendario romano originale aveva solo 10 mesi e durava 304 giorni, con periodiche aggiunte di giorni extra per allineare il calendario con le stagioni. Tuttavia, questo sistema risultava impreciso, portando a una significativa discrepanza tra il calendario e le stagioni.

Il termine "bisestile" deriva dalla parola latina "bis sextus" che significa "due volte il sesto". Inizialmente, i giorni extra venivano inseriti ogni due anni. Successivamente, Giulio Cesare introdusse il calendario giuliano nel 45 a.C., che stabilì regole più precise per l'anno bisestile. Secondo questo calendario, un giorno aggiuntivo veniva inserito ogni quattro anni, appunto il 29 febbraio.

Questo sistema è stato ulteriormente raffinato con l'introduzione del calendario gregoriano nel 1582, per affrontare alcune imprecisioni del calendario giuliano. Secondo le regole del calendario gregoriano, un anno bisestile si verifica ogni 4 anni, tranne negli anni secolari non divisibili per 400. Ad esempio, il 1900 non fu un anno bisestile, nonostante fosse divisibile per 4, mentre il 2000 lo fu, essendo divisibile per 400.

Nella tradizione popolare, l'anno bisestile è spesso considerato come un periodo speciale e talvolta viene associato a credenze e superstizioni. Alcuni ritengono che sia un periodo fortunato per intraprendere nuove avventure o fare cambiamenti significativi nella propria vita. In alcune culture, ci sono persino tradizioni che vedono le proposte di matrimonio durante un anno bisestile come qualcosa di particolarmente auspicabile o addirittura "permesso" in modo insolito dalle consuetudini.

In sintesi, l'anno bisestile è un elemento del calendario che serve a mantenere allineati i calendari civili con le stagioni, ed è spesso circondato da curiosità e credenze popolari che lo rendono un periodo unico e speciale agli occhi di molte persone.

Rinomo Zipunei

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