I gruppi di maggioranza del Consiglio Comunale di Aosta ribadiscono la loro solidarietà ai popoli di Israele e Palestina, posizione precedentemente espressa durante l'incontro del 26 ottobre. Pietro Varisella, Alliance Valdôtaine; Laurent Dunoyer, Union Valdôtaine; Paolo Tripodi, Progetto Civico Progressista, Capigruppo del Consiglio Comunale di Aosta, commentanto così un ordine del giorno approvato all'unanimità da tutta l'Assemblea cittadina che condanna fermamente l'aggressione senza precedenti da parte dell'organizzazione terroristica Hamas contro Israele avvenuta l'7 ottobre, nonché la significativa risposta da parte di Israele, che purtroppo ha comportato migliaia di vittime civili da entrambe le parti.
I capigruppo sottolineano che tutte le attuali azioni militari danneggiano il processo di pace e il riconoscimento degli stati di Israele e Palestina, e hanno il potenziale per destabilizzare la pace in tutto il Medio Oriente.
L'ordine del giorno congiunto, sostenuto da tutti i capigruppo, esprime la speranza di una ripresa del processo di pace e un rinnovato impegno verso la soluzione "Due popoli, Due Stati", promuovendo la sicurezza reciproca.
L'ORDINE DEL GIORNO APPROVATO ALL'UNANIMITA
"Con Israele, con il popolo Palestinese, con la democrazia e per la pace"
PREMESSO: - che nella giornata di sabato 7 ottobre 2023 ha avuto inizio un’aggressione senza precedenti da parte dell’organizzazione terroristica islamica “Hamas” ai danni di Israele, mediante lancio di migliaia di razzi dalla striscia di Gaza sulle città dello Stato ebraico e l’infiltrazione di numerosi terroristi all’interno del territorio israeliano; - che il primo bilancio dell’attacco delle forze di Hamas e della rappresaglia israeliana ha causato migliaia di vittime civili su entrambi i fronti e che tale bilancio è destinato purtroppo ad aumentare; - che la recrudescenza di violenza che ne è conseguita alimenta una polarizzazione pericolosa delle superpotenze nell’uno e nell’altro fronte con un ragionevole rischio che il conflitto si estenda in gran parte del Medio Oriente;
RICORDATO che il conflitto Israelo-palestinese ha radici nel mancato riconoscimento reciproco di due comunità, che meritano di entrare a pieno titolo nel consesso internazionale con pari dignità arginando ogni tipo di violenza e aggressione vicendevole;
CONSIDERATO che all'indomani dell'aggressione il Governo italiano ha condannato la vile dichiarazione di guerra ribadendo il diritto dell’unica democrazia del Medio Oriente a difendersi affermando che “Il Governo condanna con la massima fermezza gli attacchi a Israele. Sono a rischio la vita delle persone, la sicurezza della regione e la ripresa di qualsiasi processo politico. Hamas cessi subito questa barbara violenza. Sosteniamo il diritto di Israele a esistere e a difendersi”;
PRESO ATTO che il Presidente del Consiglio dei Ministri ha dichiarato che "L'attacco di Hamas appare volto a impedire il processo di normalizzazione avviato con gli accordi di Abramo, una trappola in cui bisogna evitare di cadere" auspicando che si giunga al più presto a “soluzioni di lungo termine della vicenda israelopalestinese, riprendendo la questione dei due popoli e due Stati, che deve avere come presupposto il riconoscimento reciproco”;
RICORDATE le parole di Papa Francesco espresse dopo la recita dell’ultimo Angelus, che ha manifestato “Forte preoccupazione a quanto sta accadendo in Israele e in Palestina”, rinnovando l’appello affinché “si continuino a far arrivare gli aiuti umanitari e si liberino gli ostaggi”, ma soprattutto ha ricordato che “La guerra sempre è una sconfitta, è una distruzione della fraternità umana. Fratelli, fermatevi! Fermatevi!”;
tutto ciò premesso: Si impegna Il Consiglio comunale di Aosta a: - condannare fermamente l’attacco ai danni di Israele da parte dell’organizzazione terroristica islamica Hamas; Il presidente del Consiglio comunale a: - trasmettere il seguente Ordine del Giorno all’Ambasciatore israeliano in Italia e ai Parlamentari valdostani con l'obiettivo di farsi parte attiva in ogni sede per sostenere l’auspicato processo di pace e con l’obiettivo finale di giungere alla soluzione “Due popoli e due Stati” che convivano nella sicurezza reciproca.