FEDE E RELIGIONI - 18 settembre 2023, 10:40

Una scelta che va oltre i numeri

Le offerte per i sacerdoti. Sosteniamo i 61 sacerdoti valdostani dei quali 44 in servizio e con un'età media di 58 anni affiancati da cinque sacerdoti di altre diocesi in servizio in Valle. Sono presenti anche 72 suore, in cinque congregazioni, e 25 monache nei due monasteri di Saint-Oyen e Quart

Il Vescovo di Aosta, mons. Franco Lovignana, ad un incontro dell'Azione cattolica della Valle

Il Vescovo di Aosta, mons. Franco Lovignana, ad un incontro dell'Azione cattolica della Valle

La terza domenica di settembre è un giorno speciale in Italia, poiché in tutto il Paese si è celebra la Giornata Nazionale di Sensibilizzazione alle Offerte per i Sacerdoti.

Questa iniziativa, spesso sottovalutata, possiede un grande valore pastorale, come ci spiega Massimo Monzio Compagnoni, il responsabile del Servizio per la Promozione del Sostegno Economico alla Chiesa Cattolica.Massimo Monzio Compagnoni, che da poco più di tre anni è stato affidato dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) la guida di questo servizio cruciale, afferma con decisione: "Le offerte per i sacerdoti rappresentano un pilastro fondamentale per il sostentamento del clero, molto più di quanto si possa immaginare limitandosi a guardare solo i numeri."

La realtà finanziaria può apparire sorprendente e forse persino imponente. Nel 2022, per garantire il sostegno ai più di 32.000 sacerdoti al servizio delle Chiese in Italia, sono stati necessari poco più di 500 milioni di euro. Una cifra notevole che, tuttavia, le offerte deducibili raccolte durante l'anno, ammontanti a 8 milioni e mezzo di euro, sono riuscite a coprire solo per l'1,6%. La maggior parte di questo fabbisogno, quasi il 70%, è stata soddisfatta dai fondi derivanti dall'8xmille.

Si potrebbe legittimamente domandare: perché non concentrarsi maggiormente sulla promozione dei fondi dall'8xmille e trascurare la sensibilizzazione delle offerte?

Compagnoni risponde con chiarezza: "Sarebbe un errore imperdonabile, soprattutto da un punto di vista pastorale. È vero che il nostro Servizio deve confrontarsi con le cifre, deve saper interpretare i segni dei tempi, deve valorizzare la comunicazione e fare tesoro dei dati e delle ricerche. Tuttavia, la Chiesa non è un'azienda! È innanzitutto una comunità di fratelli e sorelle, è la famiglia dei figli di Dio. E come ogni famiglia rispettabile, deve saper condividere tutto: la fede, le motivazioni, le riflessioni, ma anche le questioni finanziarie."

Compagnoni ha speigato a Agensir: "Le offerte rappresentano uno strumento di primaria importanza per alimentare la consapevolezza del reciproco sostegno che esiste tra i sacerdoti e le comunità ecclesiali, sia a livello parrocchiale che diocesano. I sacerdoti sono chiamati a dedicarsi completamente alle comunità loro affidate, e lo fanno ogni giorno in modo silenzioso e meraviglioso".

E sul compito dei fedeli dice: "la risposta più chiara e incisiva ce l'ha fornita il Cardinale Nicora, uno dei padri fondatori del sistema di sostegno, che è stato istituito quasi 40 anni fa. Secondo lui, diventiamo realmente corresponsabili quando la volontà di far parte attivamente della vita della Chiesa raggiunge un punto tale che parlare di aspetti economici diventa naturale."

E questo è il motivo per cui ogni anno si celebra la Giornata Nazionale. Infatti, spiega il prelato: "Questa volontà di partecipazione non è scontata, né acquisita una volta per tutte. Negli ultimi anni, stiamo cercando di non limitare questa attenzione solo alla domenica della Giornata Nazionale (quest'anno fissata per il 17 settembre), ma di estenderla almeno per i successivi due mesi e mezzo, fino alla fine di novembre. Durante questo periodo, diffondiamo anche attraverso i mezzi di comunicazione la nostra campagna annuale di sensibilizzazione."

Alle comunità cristiane, specialmente in questo periodo è chiesto a tutti coloro che si sentono parte viva della comunità si sentano coinvolti anche dal punto di vista finanziario nel suo sostentamento. Ciascuno, naturalmente, contribuisce secondo le proprie possibilità. L'importante è il gesto di offrire, poiché esso testimonia la consapevolezza della propria corresponsabilità. A questo scopo è chiesto il contributo fondamentale della rete di incaricati territoriali, sia a livello parrocchiale che diocesano, con cui collaboriamo, realizzando anche progetti specifici come 'Uniti Possiamo'.

Per questo i sacerdoti non devono temere di chiedere il supporto della comunità; non significa essere inopportuni, ma piuttosto aiutare la comunità a vivere con responsabilità il proprio ruolo da protagonista, anche nel sostegno economico.

Le offerte per i sacerdoti rappresentano un legame importante tra la comunità dei fedeli e i sacerdoti stessi. Sono un modo tangibile per esprimere la corresponsabilità e il reciproco sostegno all'interno della Chiesa, andando oltre le fredde cifre e sottolineando l'importanza di condividere non solo la fede, ma anche le necessità materiali.

La Giornata Nazionale e la campagna di sensibilizzazione estesa sono modi concreti per promuovere questa consapevolezza e coinvolgere tutti coloro che si considerano parte attiva della comunità ecclesiale. (fonte agensir)

red.

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