Tutto esaurito, giovedì sera, a Valpelline, all’incontro con i campioni dello sci: Federica Brignone e Federico Pellegrino. Quasi cento persone hanno gremito la sala per oltre un’ora e mezza di racconti e curiosità. Sportive, ma non solo.
Per Federica Brignone lo sport è, innanzitutto, passione e voglia di raggiungere sempre nuovi obiettivi. – Quando ho cominciato il mio sogno era entrare in ASIVA. Poi una volta in Asiva, entrare in Nazionale. Poi poter gareggiare in Coppa del Mondo. Poi, magari, vincere in Coppa. E’ stato un crescendo, ma senza voler strafare. Alzavo sempre di più l’asticella, contando su me stessa, perché sapevo che se mi impegnavo avrei avuto possibilità per arrivarci. Certo. Ci sono state anche sconfitte e delusioni, ma anche questi passaggi a vuoto sono serviti. Ti aiutano a crescere.-
In risposta ad una domanda del pubblico sulle sue colleghe di Coppa, e in particolare, su Mikaela Schiffrin, ha detto – penso che sia programmata per vincere. Non posso dire che sia la mia migliore amica, ma forse è per il suo carattere. Espansiva in pubblico, molto piu’ riservata in privato. Le mie colleghe in azzurro? Siamo un bel gruppo. Tutte ad alto livello. Questo aiuta anche negli allenamenti a dare il massimo. E’ uno stimolo in più.-
Per Federico Pellegrino, invece, quello che conta di più, nello sport, è la “testa”. – Io so di non essere atleticamente forte, forse, come molti miei avversari. Non sono palestrato. Fisicamente sono piuttosto piccolino rispetto a molti miei avversari, ma quando arriva il momento giusto e so che mi sono preparato a dovere, non temo nessuno. Scatta qualcosa. Poi ci possono essere anche le giornate storte, ma come ha detto Federica, è anche da quei momenti che impari.-
Anche per lui la domanda sul suo più temibile avversario: Johannes Klaebo. – E’ indecifrabile. Ci conosciamo e ci rispettiamo. Ma come tutti i norvegesi, vivono in un mondo tutto loro. Sono dei fenomeni, ma non sono dei grandi campioni di simpatia. Se, invece, volete sapere quale è stata la mia più grande soddisfazione …. Quando ho battuto per la prima volta mia fratello maggiore in una gara di fondo!!!-
L’incontro si è chiuso con una lunga pausa dedicata dai due campioni a firmare autografi e scattare foto insieme ai ragazzi dello Sci-Club Bionaz-Oyace presenti e attenti per tutta la serata.
Il giorno dopo, venerdì 14, è andata in scena, invece, una narrazione sulla cucina italiana (ma non solo) e qualche collegamento interessante tra cibo e territorio con il giornalista di Repubblica e La Stampa, Jacopo Fontaneto. –Tenetevi strette le vostre tradizioni gastronomiche – ha detto – perché non solo c’è un ritorno alla “cucina della nonna”, ma è il richiamo giusto per un’offerta gastronomica di qualità che i territori di montagna hanno spesso conservato in modo intelligente e può diventare un traino importante anche per il segmento di turismo eno-gastronomico in continua crescita.-