Nei giorni scorsi il presidente della Regione, Renzo Testolin, e l’assessore Luciano Caveri hanno avuto, in videoconferenza, uno scambio di opinioni con il minsitro Fitto.
"La riduzione dei fondi del Pnrr non è per noi un rischio ma l'impressione è che ci siano delle regioni che storicamente sono indietro sull'utilizzo dei fondi europei e in ritardo sul Piano e quindi l'idea è di centralizzare. Se ci fosse stato un maggior coinvolgimento delle regioni le cose sarebbero andate meglio". Ha detto oggi Caveri, 'assessore regionale al Pnrr, durante la conferenza stampa di giunta in merito allo scambio di opinioni con i ministri agli Affari europei Raffaele Fitto e agli Affari regionali Roberto Calderoli. L'assessore ha spiegato che “ora la priorità è la redistribuzione del fondo di sviluppo e di coesione, uno dei fondi comunitari in parte alimentato da risorse statali, che per la Valle d'Aosta ammonta a circa 56 milioni di euro, che aspettiamo ormai da un anno".
Prima di procedere con la redistribuzione, l'idea del ministro Fitto "è di fare il punto con degli incontri vis à vis con i presidente di Regione cosa che abbiamo ritenuto noi assai positiva", ha aggiunto Caveri che ha criticato l'idea, contenuta in un documento condiviso con tutte le Regioni, di riprogrammare i piani degli interventi finanaziati dai fondi strutturali: "Noi abbiamo fatto presente che nel periodo 2021-2027 tutti i piani dei fondi strutturali sono stati già approvati da Bruxelles. Non si capisce come si possa immaginare di fare una riprogrammazione di questi fondi come il Fesr, l'Fse o l'Interreg, essendo programmi già in essere", ha sottolineato. Tornando sul Pnrr, l'assessore Caveri ha fatto sapere che l'idea del ministro è "incidere profondamente" ma "non si è ancora capito esattamente come". Ed ha concluso: "Nel momento in cui incontreremo il ministro Fitto faremo presente anche alcune cose che sono emerse nella fase di analisi nel nostro Piano come l'assenza di una regolamentazione specifica adeguata, la variabilità regolamentazioni, l'eccessiva complessità degli adempimenti previsti e il malfunzionamento della piattaforma Regis dove bisogna caricare tutti i documenti e tutti i dati".
Ha quindi ribadito: “Nel momento in cui incontreremo il ministro Fitto faremo presente anche alcune cose che sono emerse nella fase di analisi nel nostro Piano come l'assenza di una regolamentazione specifica adeguata, la variabilità regolamentazioni, l'eccessiva complessità degli adempimenti previsti e il malfunzionamento della piattaforma Regis dove bisogna caricare tutti i documenti e tutti i dati".