Il coinvolgimento degli attori del territorio per una trasformazione senza conflitti del quartiere Cogne in modo da addivenire, al termine degli interventi previsti dal “PinQua” (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare) e dagli altri lavori correlati, alla restituzione partecipata alla comunità della storica area cittadina: è questo il senso del processo attivato da qualche settimana dall’Amministrazione comunale per rendere partecipi tutti i portatori di interesse del territorio del grande cambiamenti che sta interessando e interesserà il quartiere fino a tutto il 2026.
Le attività sono state illustrate nella mattinata odierna durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche diversi rappresentati coinvolti dagli incontri preliminari di confronto, tra cui Ivo Surroz, presidente dell’Arer che è ente attuatore del PinQuA, e che sta conducendo anche un serrato intervento di riqualificazione energetica sul patrimonio Erp del quartiere per un investimento di 25 milioni di euro.
«Nel momento in cui siamo partiti con il progetto PinQuA – ricorda il sindaco Gianni Nuti – siamo andati alla ricerca di strumenti per comunicare, sensibilizzare e rendere protagonisti i cittadini del cambiamento e delle trasformazioni di Aosta. In questo senso, riteniamo che si tratti di un’ottima occasione per legare il passato al futuro perché senza salde radici nella terra non è possibile pensare di volare molto in alto».
Il programma PinQuA, poi ricompreso nel PNRR, verrà attuato con finanziamenti per 15 milioni di euro. L’obiettivo degli interventi è quello di portare a una riqualificazione globale del quartiere Cogne attraverso la riorganizzazione, il ripensamento e il recupero degli spazi comuni e della viabilità e di parte del patrimonio edilizio storico, creando così anche nuove aree di interesse per lo sviluppo di attività in grado di rivitalizzare il quartiere.
Accanto agli interventi del programma “Qualità dell’Abitare”, si procederà anche alla demolizione degli attuali grattacieli presenti nell’area a Nord-Est del quartiere, all’angolo tra via Giorgio Elter e via Capitano Chamonin.
Spiega l’assessore alla Pianificazione territoriale, Loris Sartore: «Il progetto di coinvolgimento degli attiri del territorio, appena avviato, proseguirà fino al 2026 seguendo le realizzazioni del PinQuA. Il Programma finanziato dal PNRR riguarda gli spazi urbani e la trasformazione dell’esistente in una nuova prospettiva, oltre al recupero del patrimonio edilizio garantito da Arer, ma a fianco noi intendiamo perseguire anche una riqualificazione delle relazioni sociali all’interno del quartiere Cogne».
«Ci sono due modi per operare i cambiamenti - aggiunge l’assessora alle Politiche sociali, Clotilde Forcellati – “sulla” popolazione o “con” la popolazione, e noi abbiamo scelto il secondo. Per fare questo siamo partiti dall’esistente tavolo delle risorse, dalle associazioni di volontariato, dalla parrocchia, dalla scuola, dagli operatori dei servizi in co-progettazione come gli operatori prossimità e i custodi sociali e, dopo aver effettuato alcuni incontri, contiamo di partite a breve con le attività di coinvolgimento massiccio della popolazione attraverso un approccio “Open space technology”. Si tratta di realizzare dei tavoli tematici guidati da facilitatori, per cui contiamo di poter collaborare con l’Università della Valle d’Aosta nel quadro del rinnovo della convenzione che ci legava all’Ateneo. L’obiettivo è di minimizzare la resistenza al cambiamento, rendendo i cittadini protagonisti del processo che li riguarda direttamente, ma anche di migliorare le relazioni esistenti e crearne di nuove, perché il quartiere possa diventare un luogo di socializzazione e non più solo uno spazio in cui emergono le fragilità»