IL 28 Aprile 1945 (dovemmo aspettare tre giorni) AOSTA fu definitivamente liberata dal giogo nazifascista e dalle atrocità della dittatura che ne derivarono. Sulla base di quella lotta e di quel sacrificio di donne e uomini antifascisti e antifasciste che volevano, con tutto il cuore la libertà per tutte e tutti da una dittatura che nella nostra regione intendeva anche annullare ogni particolarismo linguistico e storico nel nome dell’italianità più becera, iniziò il cammino della nostra democrazia e, con essa, della nostra autonomia.
Oggi, 25 Aprile 2023, la nostra Città, la Regione Valle d’Aosta e tutta la comunità nazionale celebra questa ricorrenza in un clima di rinnovato impegno ma anche di incertezza e di guerra nel cuore dell’Europa. Revisionismi e linguaggi inopportuni prendono piede anche tra esponenti delle più alte cariche politiche generando sconcerto e cercando di delegittimare, con il populismo e l’autorità della carica che si ricopre pro-tempore, fatti storici e fondamenti della Resistenza, della Liberazione, dell’Antifascismo che ha generato la Costituzione e lo Statuto Speciale.
Come forze politiche che amministrano la Città di Aosta vogliamo ribadire tutto il valore fondante della Festa delle Liberazione del 25 Aprile che è alla base, ancor più oggi, del nostro impegno politico e amministrativo. Valori che parlano di futuro, della nostra identità plurale e insieme unitaria, della coesione e della qualità della convivenza che vogliamo per noi stessi e per i nostri figli e le nostre figlie.
Valori la cui memoria non è un atto di mera rivisitazione della storia ma una azione di alimentazione delle radici da cui veniamo e attraverso le quali viviamo e pensiamo e costruiamo il futuro. Un grazie a chi ha piantato quei semi con il sangue e con il sacrificio e a chi ancora, oggi, si impegna a prendersi cura della pianta della Libertà di cui siamo rami, foglie e frutti.
Pietro Varisella, Alliance Valdôtaine; Laurent Dunoyer, Union Valdôtaine; Progetto Civico Progressista