Un'esplosione si è verificata oggi in un locale di San Pietroburgo, nel centro della città russa. La Tass riferisce che nell'esplosione è morto il blogger militare Vladlen Tatarsky, il cui vero nome era Maksim Fomin. Almeno 16 persone sono rimaste ferite. Secondo le prime informazioni fornite dagli inquirenti, sarebbero stati utilizzati almeno 200 grammi di esplosivo, nascosti in una statuetta. Fomin era noto per le sue posizioni filo-Putin e per l'appoggio totale all'invasione dell'Ucraina.
Un sito web di San Pietroburgo ha riportato che l'esplosione è avvenuta in un caffè che un tempo era appartenuto a Yevgeny Prigozhin, capo del Gruppo Wagner
Nell'ultimo anno aveva partecipato anche ad eventi al Cremlino. In una circostanza, aveva pubblicato un video affermando che "uccideremo e deruberemo tutti quelli che dobbiamo", riferendosi all'operazione militare. Tatarsky non aveva risparmiato critiche alle strategie scelte dai vertici militari e aveva stigmatizzato i risultati deludenti. A maggio dello scorso anno, contattato dalla Cnn, aveva specificato che le critiche non riguardavano "l'operazione militare nel suo complesso" ma solo "singoli episodi".
Stando alle prime informazioni, ancora tutte da confermare, poco prima della deflagrazione al blogger era stata consegnata una statuetta, mentre teneva una conferenza su un piccolo palco.
Poi, la tremenda esplosione, che è stata ripresa dalle telecamere di sicurezza.
Le prime notizie dalla Russia dicono che a mettere nelle mani di Tatarsky la statuetta sia stato un uomo, ma su richiesta di una donna, della quale girano già le prime immagini.