CRONACA - 28 marzo 2023, 14:35

SERVIZIO STRAORDINARIO DI CONTROLLO SUL TERRITORIO NAZIONALE SU NUOVE FORME DI SFRUTTAMENTO LAVORATIVO NEL SETTORE DELLA GIG ECONOMY

CONTRASTO AL CAPORALATO DIGITALE: SCOPERTE DAI CARABINIERI 92 CESSIONI ILLECITE DI ACCOUNT

SERVIZIO STRAORDINARIO DI CONTROLLO SUL TERRITORIO NAZIONALE SU NUOVE FORME DI SFRUTTAMENTO LAVORATIVO NEL SETTORE DELLA GIG  ECONOMY

Anche la Valle d’Aosta è stata interessata all’attività svoltasi nella serata di venerdì scorso dai militari del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro (101 Nuclei Ispettorato del Lavoro e 5 Nuclei Operativi) affiancati dai Comandi  Carabinieri dell’Arma territoriale per individuare forme di sfruttamento lavorativo realizzate attraverso la cessione delle credenziali di accesso alle piattaforme di food delivery per l’esercizio dell’attività di ciclo fattorino (più comunemente conosciuti come “rider”).

I controlli nati da un’attività investigativa del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Milano unitamente alla Polizia Locale del capoluogo già nel settembre 2019, a seguito del coinvolgimento di alcuni ciclofattorini in incidenti stradali nella città di Milano anche mortali, e finalizzate al controllo della mancanza di qualsivoglia tutela applicata agli stessi rider ha poi fatto emergere una nuova forma di “caporalato digitale” attraverso l’illecita cessione di account. Mentre inizialmente questa procedura era un fenomeno “fisiologico” dovuto alla volontaria e provvisoria messa a disposizione di terzi delle credenziali di login da parte del rider che, non volendo essere sloggato o penalizzato nel ranking[1], “prestava” volontariamente il proprio account senza pretendere alcun beneficio economico ma per il solo fine di mantenere in essere il rapporto con la/le piattaforma/e.

Dopo il periodo pandemico e la prolungata chiusura degli esercizi commerciali e le restrizioni adottate per limitare la capacità di movimento delle persone al fine di contenere la diffusione del Covid-19, si è registrata una crescita esponenziale da parte della popolazione dell’utilizzo dei servizi di delivery tramite applicazioni telematiche dedicate, trasformando di fatto i rider in lavoratori essenziali in circuito lavorativo 24/7. Le piattaforme di App Delivery hanno quindi proceduto a reclutare telematicamente un numero considerevole di nuovi rider.

In questo nuovo ed atipico scenario lavorativo, il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro ha accertato l’esistenza e lo sviluppo di numerosi episodi di cessioni di account con l’intermediazione di manodopera tra il proprietario dei dati di account e l’effettivo prestatore di manodopera. Gli account sarebbero registrati sulle piattaforme anche (e spesso) tramite l’utilizzo di documenti falsi e, successivamente ad avvenuto accreditamento, ceduti al rider che materialmente effettua la prestazione previa trattenuta di una quota percentuale del guadagno giornaliero da parte del caporale.

A livello Nazionale i Carabinieri hanno proceduto a:

-  Individuare su “strada” e in particolare in ben 225 Hot Spot preventivamente censiti in tutto il paese (luoghi ove i rider si ritrovano in attesa di ricevere gli ordini) N. 1609 ciclofattorini;

-  verificare la presenza del fenomeno della cessione di account trasversalmente sull’intero territorio nazionale, concentrato soprattutto nel centro-nord Italia con le dinamiche già evidenziatesi a Milano, in quanto su 823 lavoratori stranieri controllati, 92 di questi sono risultati in cessione di account per una percentuale pari all’11,2%;

-  accertare n. 23 prestazioni lavorative fornite da persone irregolari rispetto alle norme di soggiorno sul territorio nazionale;

-  avviare le verifiche su oltre 1500 rider circa l’effettivo assoggettamento dei lavoratori a tutti gli obblighi in materia di sicurezza ed igiene ai sensi delle norme prevenzionistiche in materia;

-  controllare anche un minore che lavorava in cessione di account che è stato riaffidato al proprio genitore.

Nell’operazione sono stati impiegati complessivamente N. 845 Carabinieri di cui N. 465 del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, N. 380 militari dell’Arma territoriale.

 

In Valle d’Aosta i controlli sono stati effettuati dal Nucleo Ispettorato del lavoro supportato da militari del Comando Compagnia di Aosta e non sono state rilevate infrazioni o situazioni anomale, ricevendo grande disponibilità dai soggetti controllati che hanno apprezzato l’interessamento da parte dell’Arma per un fenomeno che al momento non ha interessato la nostra Regione.



[1] L’applicazione monitora le prestazioni lavorative del rider durante il proprio turno di lavoro e, sulla base della performance del rider, attribuisce un punteggio allo stesso (ranking prestazionale). Più il punteggio è alto, più il rider è considerato affidabile.

 

 

red.cro.

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