ATTUALITÀ - 28 febbraio 2023, 14:00

Charvensod: Torna il progetto “Il mio paese è (il) più bello”

I cittadini potranno segnalare criticità e proposte di miglioramento e mettersi a disposizione con attività di volontariato. Un “filo diretto” tra amministrazione e comunità per il bene del territorio

Charvensod: Torna il progetto “Il mio paese è (il) più bello”

Segnalare criticità e proposte di miglioramento, ma anche mettersi a disposizione per migliorare il paese: a Charvensod torna il progetto “Il mio paese è (il) più bello”, un “filo diretto” tra amministrazione e cittadini per il bene del territorio.

Inviando una mail a ilmiopaesepiubello@comune.<wbr></wbr>charvensod.ao.it o un messaggio WhatsApp al numero 3293190811 è possibile sottoporre all’amministrazione alcune piccole problematiche che richiedono un intervento: ringhiere, muretti, pavimentazioni, integrazione dell'arredo urbano, miglioramento delle aree comunali e verdi, aiuole, strade comunali, sentieri, o suggerimenti su come valorizzare luoghi significativi e rendere più bello Charvensod.

Attraverso un modulo è anche possibile candidarsi mettendosi a disposizione per attività di volontariato per piccoli interventi di manutenzione o per la cura del decoro urbano e la tutela dell’ambiente. Le segnalazioni, i suggerimenti, le proposte e le disponibilità devono essere trasmesse all'Amministrazione comunale dal 1° marzo 2023 al 31 maggio 2023.

Come amministrazione ci eravamo dati l'obiettivo di rendere strutturale questo progetto perché permette a tutti gli Tsarvensolèn di essere partecipi nelle scelte dell'amministrazione indicando interventi da eseguire nel territorio”, afferma Luca Jacquemod, assessore alle manutenzioni e alla cittadinanza attiva e al progetto “Il mio paese è (il) più bello”.

“Vorremmo che, grazie a questo progetto, ora parte integrante della programmazione amministrativa, gli Tsarvensolèn indicassero tutti quei piccoli miglioramenti che possono rendere il nostro comune ancora più bello – spiega il sindaco Ronny Borbey. Le segnalazioni pervenute lo scorso anno sono state una decina, quelle fattibili hanno trovato applicazione, per quelle più complesse è stato avviato l’iter. Vivere in un territorio vuol dire prendersene cura, la collaborazione permette di essere incisivi e di risolvere criticità, evitando sterili pour parler, che non conducono a nulla”.

redac/ob

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