Consiglio Valle Comuni - 13 gennaio 2023, 21:06

DICA TRENTATRÉ

COMUNICAZIONE AUTOGESTITA - AZIONE VDA - La politica è il mezzo attraverso il quale persone senza morale comandano su persone senza memoria

DICA TRENTATRÉ

Delusione. Sdegno. Imbarazzo, soprattutto. Conto terzi, s’intende.

Ecco i sentimenti di queste ore nell’animo di chi si era battuto perché le cose finalmente cambiassero, alla luce di una situazione politica che da troppo tempo non garantisce la salute, mentale e non, le aziende, i risparmi, la casa, il futuro dei valdostani tutti.

Negando l’espletamento del referendum per l’elezione diretta del Presidente della Regione e della sua maggioranza si è data riprova - qualora ve ne fosse ancora bisogno - che "la politica è il mezzo attraverso il quale persone senza morale comandano su persone senza memoria": sarà nostra premura, stavolta, tenere vivo il ricordo.

In una circostanza reiterata e incancrenita come quella attuale, il referendum risulta(va) infatti quanto più giustificato, adeguato. La condivisione da parte di una congerie di forze politiche assai differenziate e, proprio per questo, largamente rappresentative, lo metteva infatti al riparo da qualsivoglia deriva populista, smentendo sul nascere tartufistici distinguo dal ridicolo tempismo: molto facile fare le pulci al prossimo, una volta ottenuta unilateralmente l'ultima parola su una data questione.

Attraverso la negazione dello strumento referendario si è infatti voluto impedire ai valdostani di esprimersi sulla possibile revisione di un fondamentale e generale tema politico quale è il sistema elettorale, ignorando,  di fatto, la possibile espressione dei bisogni di una società civile sempre più ostaggio di instabili "minomaggioranze" che faticano a governare, decidere, pianificare il futuro dei suoi elettori, sintomo di uno stato di salute comatoso della politica valdostana ed ennesima spinta all'astensionismo e alla disperazione.

Uno schiaffo alla volontà e all’impegno civile di un popolo valdostano inascoltato e sempre più lontano da una politica che si rifiuta di gestire gli epocali cambiamenti di un mondo che ci sta lasciando indietro e isolati, tutta occupata com'è a risolvere le sue privatissime baruffe di palazzo, tra poltrone, mandati e incarichi, mettendo in secondo piano le istanze dei suoi cittadini.

Da parte nostra non possiamo che mantenere alto l’impegno per far emergere una classe politica che corrisponda e risponda ai bisogni dell’attuale contesto economico e sociale, a fronte dell'indegno spettacolo offerto dal Consiglio Valle che evidentemente ha reso manifesto come l’unico scopo condiviso e comune sia continuare ad avere carta bianca su tutto, ma in particolare sulla definizione delle regole che ne garantiranno la permanenza nelle stanze del potere.

La decisione assunta nello scorso Consiglio, mandando in fumo il lavoro di mesi di persone, cuori e speranze, è il prodotto di una classe politica che, evidentemente, può compiacersi solo attraverso specchi di legno.

Marco Curighetti segretario Azione VdA

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