ATTUALITÀ POLITICA - 07 dicembre 2022, 20:24

Italia Centro 'La maggioranza o si dimostra capace di aggregare forze coese o si torni al voto'

COMUNICAZIONE POLITICA AUTOGESTITA

Italia Centro 'La maggioranza o si dimostra capace di aggregare forze coese o si torni al voto'

Il convulso agitarsi della maggioranza regionale alla ricerca di una stabilità di governo è uno spettacolo imbarazzante per la Giunta e le forze che la sorreggono, principali responsabili del disastro, ed indecoroso nei confronti dei valdostani che assistono attoniti ad una banale lotta di potere per accaparrarsi una seggiola, trascurando idee e progetti che diano una valida prospettiva di sviluppo alla Valle d’Aosta.

Premesso che tutte le forze politiche presenti in Valle sono autonomiste nel senso vero del termine ovvero dell’autonomia amministrativa si assiste all’abuso della parola stessa “autonomia” che anziché capacità di gestione e di autogoverno finisce per rappresentare la “foglia di fico” dietro cui nascondere imbarazzanti nudità di idee e progetti per la Valle D’Aosta.

L’attuale maggioranza o si dimostra capace di aggregare forze coese per raggiungere la stabilità necessaria a governare, non certo quelle il cui unico collante sia la poltrona, oppure deve avere il coraggio di ridare la parola ai cittadini valdostani tramite il voto a seguito della necessaria riforma della legge elettorale in senso presidenziale.

In tale contesto la questione del REFERENDUM sulla legge elettorale in senso presidenzialista, che garantirebbe al partito o alla colazione vincente la governabilità al trasparente prezzo di dichiarare prima delle elezioni le alleanze evitando i soliti giochetti, appare emblematica.

La maggioranza ha già scelto in passato di temporeggiare, rinviando l’esame della riforma elettorale in prima commissione, ed intende perseverare diabolicamente nell’attendismo dando un inutile incarico ad un costituzionalista, SPENDENDO SOLDI PUBBLICI, come se gli uffici regionali competenti non fossero capaci a proporre un banale quesito referendario

Il giudizio su tale decisione è negativo per vari motivi come già segnalato dal CRE.

Anzitutto è una richiesta di consulenza non giustificata, perché l'ammissibilità è già stata dichiarata dalla Presidenza del Consiglio essendo stata espletata correttamente tutta la procedura prevista dalla legge regionale n. 19/2003.

In secondo luogo la decisione sulla consulenza esterna è stata presa senza sentire, come prevede la legge regionale, il parere dei delegati del Comitato che ha promosso la raccolta delle firme cioè il CRE.

In terzo luogo le domande rivolte al consulente sono tendenziose: si arriva persino a chiedere di valutare la legittimità della richiesta di referendum “anche di fronte alle ingenti spese che ne scaturirebbero” quando le uniche ingenti spese che i valdostani stanno subendo sono quelle legate all’incapacità di assumere decisioni politiche ed amministrative per il bene della Valle.

In quarto luogo si demandano ad un consulente terzo la gestione delle prerogative del Consiglio regionale mettendo nero su bianco l’impossibilità ad operare dell’ente istituzionale che meriterebbe di essere commissariato.

Chiariscano dunque sia le forze di governo regionale sia i consiglieri di opposizione se sussiste la reale intenzione di approntare una seria legge di riforma elettorale che dia voce al cittadino e permetta agli elettori di scegliere un Presidente ed una sua maggioranza come avviene in tutta Italia per dare la stabilità necessaria che serve e ribadire concretamente le ragioni dell’autonomia, quella con la A maiuscola che nulla ha a che fare con la politica da cortile e da cortigiani poltronari usi a manovre di palazzo per conservare i propri privilegi.

Di tutto ha bisogno la Valle d’Aosta tranne che l’ipocrisia di riempirsi la bocca di finta autonomia.

Orlando Navarra

Segretario regionale “ITALIA AL CENTRO – Valle d’Aosta

red.

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