AMBIENTE - 30 novembre 2022, 12:00

Giro del Monte Bianco in auto elettrica

E' realtà con il progetto di mobilità sostenibile in Valle d’Aosta

Giro del Monte Bianco in auto elettrica

Un viaggio intorno al Monte Bianco per scoprirne il patrimonio culturale e la biodiversità, a bordo di un’auto elettrica e condivisa. Da quest’autunno è un’opzione possibile da provare: basta arrivare ad Aosta in treno, approfittare del car-sharing elettrico e regalarsi un tour del Monte Bianco inedito, nel silenzio e senza emissioni.

L’idea nasce dalla collaborazione fra enti e realtà locali nell’ambito del Piano integrato territoriale Parcours, che include lo sviluppo di percorsi itineranti intorno al Monte Bianco, con iniziative che promuovano la mobilità sostenibile, l’esplorazione del patrimonio naturale e culturale, passando dalle iniziative di restauro, valorizzazione e promozione di siti storici. 

Ecco cosa prevede.

Un tour elettrico intorno al Monte Bianco: ecco come

Italia, Francia e Svizzera, 7 valli, 12 tappe, 170 chilometri, 10mila metri di dislivello: gli amanti del trekking conoscono bene il percorso del classico Tour du Mont Blanc. Il progetto Parcours lo reinterpreta in chiave inedita mettendo la mobilità elettrica al centro di una nuova modalità di fruizione dei territori attorno al Monte Bianco.

Dalla Valle d’Aosta, all’Alta Savoia fino al Vallese svizzero: il percorso in auto elettrico intorno al Monte Bianco si rivolge a residenti, turisti e attori di prossimità dei tre paesi coinvolti (Italia, Francia, Svizzera) ed è reso possibile grazie alla costituzione di una rete di operatori capaci di coniugare accoglienza e mobilità sostenibile, mettendo a disposizione dei visitatori un servizio di car e bike sharing elettrici e assicurando la disponibilità di punti di ricarica elettrica nelle strutture ricettive che aderiscono al progetto.

Per accedere ai servizi basterà scaricare l’app EcoMoB che offrirà, oltre ai servizi di mobilità pubblica del territorio, l’elenco delle infrastrutture di ricarica disponibili, i punti di interesse, gli itinerari, offrendo anche la possibilità di immergersi in visite virtuali.

In più, per ampliare la scelta fra strumenti di intermodalità, l’app permetterà anche di scegliere fra linee ferroviarie, autobus, navette stagionali, impianti di risalita, aree di car e bike sharing.

Le tappe del percorso

Il viaggio si articola attraverso strutture e siti aderenti al progetto Parcours d’interprétation du patrimoine naturel et culturel con itinerari che si snodano da Aosta con diverse opzioni di percorso.

Una possibilità è scegliere come prima tappa il Colle del Gran San Bernardo: qui, a quota 2.473 metri, sul passo che oggi collega Valle d’Aosta e Canton Vallese, Italia e Svizzera, nei secoli si sono combattute guerre per conquistare una via strategica di accesso all’Italia dall’Europa occidentale.

Solitamente il Gran San Bernardo è un luogo di passaggio che, invece, merita attenzione: qui sorge l’area archeologica del Plan de Jupiter, dove si intravedono ancora i tratti della strada romana scavata nella roccia e i resti di un antico tempio.

Dal Gran San Bernardo, una volta in Svizzera, si fa tappa a Champex-Lac, pittoresca stazione immersa nella natura che abbraccia un piccolo lago alpino. Lasciata la Svizzera, la tappa successiva è Col des Montets.

Qui, allo Chalet du Col des Montets, ha da poco riaperto al pubblico un luogo dove scoprire la fauna e la flora di questa valle. Si prosegue verso Chamonix, dove si possono scoprire le riserve naturali delle Aiguilles Rouges, del Vallon de Bérard, e la riserva naturale di Carlaveyron.

Prima di rientrare ad Aosta, un’ultima tappa da fare. Da Courmayeur si prende la funivia Skyway e si sale fino a Punta Helbronner, un osservatorio privilegiato per ammirare da vicino la cima del Monte Bianco, ma anche un luogo dove riflettere sulla fusione dei ghiacciai dovuta ai cambiamenti climatici: da qui è infatti ben visibile come una parte del ghiacciaio Planpincieux, lungo il versante italiano del massiccio del Bianco, sia ormai a rischio collasso a causa del rialzo delle temperature. (fonte CVA EnergieMag)

red

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