CRONACA - 25 ottobre 2022, 11:44

Le persone sbagliate al posto sbagliato

Giorgia Meloni aveva garantito che avrebbe formato di alto livello ma preoccupa la nomina della ministra alle disabilità, Alessandra Locatelli

Alessandra Locatelli

Alessandra Locatelli

I titoli dei giornali nazionali e locali lombardi fanno rabbrividire. Uno per tutti: quello di Wired, un giornale on line: “Le battaglie contro gli ultimi della nuova ministra della Disabilità” che ricorda: “Alessandra Locatelli durante la sua carriera politica a Como ha portato avanti una guerra costante a migranti e senza dimora, che ha colpito anche i minori non accompagnati”.

Ma cosa ha fatto la signora Locatelli da preoccupare buona parte degli italiani e delle associazioni di volontariato.

Sui social è pressoché virale un breve elenco di cosa ha fatto la Locatelli quando era vice sindaco e assessore del comune di Como:

- La chiusura, in piena estate, dell’unico rubinetto che erogava acqua potabile in un autosilo abbandonato (e senza servizi igienici) dove vivevano 70 persone migranti

- La chiusura dei bagni pubblici

- La rimozione di una serie di panchine storiche in pietra per far si che le persone migranti non ci si potessero sedere.

- Lo spegnimento dei punti wi-fi gratuiti per fare in modo che i migranti non potessero utilizzarli

- La negazione continua di uno spazio per accogliere i senza fissa dimora italiani e migranti nonostante l’esistenza di centinaia di proprietà del comune inutilizzate e sfitte da anni

- La proposta e la successiva approvazione di un’ordinanza che impedisse alle/i solidali di poter portare le colazioni alle persone senza fissa dimora

- Il divieto di “fare l’elemosina” a chi vive per strada

- Il divieto di frequentare le zone del centro, creando così in città le cosiddette “zone rosse”, per poveri, mendicanti, migranti ed artisti di strada

- L’inserimento nel centro città del daspo urbano (possibile grazie al precedente decreto Minniti)

- La scelta della pistola elettronica “taser” come dotazione di tutti gli agenti della Polizia Locale di Como.

- Gli insulti rivolti a tutti gli aderenti alla Rete “Como Senza frontiere” , ribattezzata dalla Locatelli “Como senza Vergogna”.

Il 22 ottobre Alessandra Locatelli ha giurato da ministra davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Quattro anni prima, nel maggio 2018, ripostava su Facebook un appello in cui si chiedeva la rimozione della foto di Mattarella stesso dagli uffici e circoli della Lega, come segno di protesta per i dubbi del presidente sull’incarico a Paolo Savona come ministro dell’Economia. (fonte Wired)

(foto Wired)

Tra le sue iniziative più memorabili in quest’ambito, c’è la volta in cui da assessora mandò le idropulitrici alle 5 di mattina alla chiesa sconsacrata di San Francesco, sotto i cui portici si riparavano una manciata di persone senza casa, perché li sgomberassero con i getti d’acqua (la sua collega di giunta Angela Corengia si era addirittura recata personalmente sul posto in un’altra occasione per gettare coperte e beni personali dei senza dimora e intimarli ad andarsene). (fonte Wired)

E’ proprio il caso di vigilare e se del caso agire. La nomina della Locatelli oltre che un’offesa è una vergogna. Per non parlare della ministra all’Università e Ricerca. Colpisce che i due posti chiavi non siano state affidati al meglio possibile. E non è questione di colore politico; è in gioco il futuro del nostro Paese.

pyred

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