SANITÀ, SALUTE E STARE BENE - 11 ottobre 2022, 17:11

La sanità pubblica valdostana può contare su due nuovi primari

L'Usl della Valle d'Aosta ha due nuovi primari. Si tratta di Emanuele Castelli, primario di Urologia e Paolo Serravalle, primario di Pediatria e Neonatologia

Massimo Uberti, Direttore Generale dell'Usl, impegnato a dare nuovo vigore ai servizi sanitari

Massimo Uberti, Direttore Generale dell'Usl, impegnato a dare nuovo vigore ai servizi sanitari

I due nuovi direttori sono stati presentati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa. Emanuele Castelli, 49 anni, si è laureato in medicina all'Università di Torino. Dopo essersi specializzato in Urologia ha lavorato per 19 anni all'ospedale San Giovanni Bosco di Torino: "È lì mi sono formato chirurgicamente, sia con la chirurgia tradizionale prima e poi nell'ultimo anno e mezzo, nella chirurgia robotica- spiega- per tre anni, dal 2015 al 2018, in assenza del titolare ho dovuto svolgere il ruolo di facente funzioni maturando anche un po' di esperienza gestionale, anche se quella del Giovanni Bosco era una macchina avviata che già conoscevo".

Il nuovo primario di Urologia (nella foto) è entrato in servizio all'ospedale di Aosta da qualche settimana: "Con i collaboratori mi trovo molto bene, l'équipe è ben consolidata. Il programma è quello di rilanciare l'attività chirurgica che nell'ultimo anno e mezzo ha subito una riduzione a causa della mancanza di personale, perché sono venute meno tre persone nell'arco dell'ultimo anno". Al reparto mancano infatti all'appello due dirigenti medici: "Puntiamo ad aumentare il più possibile il personale per aumentare sia l'attività chirurgica- avremo già un aumento delle sedute operatorie a partire da questo mese- smaltendo le liste d'attesa e di rispondere ai bisogni della popolazione per quanto riguarda le prestazioni ambulatoriali".

Castelli punta anche a "formare il più possibile l'équipe chirurgica per essere interscambiabili dal punto di vista operatorio e non subire delle carenze nel momento in cui una persona manca".

Serravalle lavora all'Usl della Valle d'Aosta da quasi vent'anni. Si è formato in clinica pediatrica e terapia intensiva neonatale all'ospedale Gaslini di Genova. "La sfida nel caso della mia struttura è mantenere i livelli raggiunti negli anni scorsi, in un momento molto difficile per tutta la sanità", afferma. E spiega: "Noi siamo l'unico punto nascita della Regione. La nostra neonatologia è abbastanza unica, teniamo neonati dalle 28 settimane in su di età gestazionale e dal chilo in su di peso, con tutto il carico assitenziale che questo comporta, quindi ci teniamo ad avere un alto livello di assistenza e soprattutto a mantenere i traguardi raggiunti come la certificazione di Ospedale amico del bambino dell'Unicef ottenuta nel 2010 e già ricertificata. Ora siamo in vista di una nuova ricertificazione, sarà un po' più dura ottenerla nelle circostanze attuali ma noi ci riproviamo".

Anche per il reparto di Pediatria e Neonatologia l'ostacolo maggiore riguarda la mancanza di personale. La struttura è sotto organico di tre pediatri: "Abbiamo avuto negli ultimi mesi e anni riduzioni di personale, ma non abbiamo mai ridotto le nostre attività, grazie all'impegno e al sacrificio di tutti i colleghi che lavorano con me. L'azienda ce la mette tutta bandendo i concorsi, ce ne sono una ventina in atto in questo momento, ma mancano i professionisti e questa è una situazione comune in tutta Italia".

L'assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse si è complimentato con i due nuovi primari per il loro nuovo ruolo. "In una situazione perennemente critica dal punto di vista sanitario- dice-, avere due professionisti come loro è un grande aiuto. Sono due professionisti molto validi e preparati, li ringrazio per essersi assunti questa responsabilità".

Il direttore generale dell'Usl della Valle d'Aosta, Massimo Uberti, aggiunge: "Laddove c'è la possibilità, siamo felici di premiare i nostri professionisti bravi e mostrare che è possibile avere una progressione di carriera all'interno della propria struttura, laddove c'è la necessità di rilanciare l'attività o di acquisire delle professionalità che non abbiamo, siamo pronti ad attingere dall'esterno". Per il direttore sanitario, Guido Giardini, "la sfida ora è mantenere i livelli che abbiamo sempre avuto nelle due strutture".

Paolo Serravalle lavora all'Usl della Valle d'Aosta da quasi vent'anni. Si è formato in clinica pediatrica e terapia intensiva neonatale all'ospedale Gaslini di Genova. "La sfida nel caso della mia struttura è mantenere i livelli raggiunti negli anni scorsi, in un momento molto difficile per tutta la sanità", afferma. E spiega: "Noi siamo l'unico punto nascita della Regione.

La nostra neonatologia è abbastanza unica, teniamo neonati dalle 28 settimane in su di età gestazionale e dal chilo in su di peso, con tutto il carico assistenziale che questo comporta, quindi ci teniamo ad avere un alto livello di assistenza e soprattutto a mantenere i traguardi raggiunti come la certificazione di Ospedale amico del bambino dell'Unicef ottenuta nel 2010 e già ricertificata. Ora siamo in vista di una nuova ricertificazione, sarà un po' più dura ottenerla nelle circostanze attuali ma noi ci riproviamo". Anche per il reparto di Pediatria e Neonatologia l'ostacolo maggiore riguarda la mancanza di personale.

La struttura è sotto organico di tre pediatri: "Abbiamo avuto negli ultimi mesi e anni riduzioni di personale, ma non abbiamo mai ridotto le nostre attività, grazie all'impegno e al sacrificio di tutti i colleghi che lavorano con me. L'azienda ce la mette tutta bandendo i concorsi, ce ne sono una ventina in atto in questo momento, ma mancano i professionisti e questa è una situazione comune in tutta Italia".

L'assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse si è complimentato con i due nuovi primari per il loro nuovo ruolo. "In una situazione perennemente critica dal punto di vista sanitario- dice-, avere due professionisti come loro è un grande aiuto. Sono due professionisti molto validi e preparati, li ringrazio per essersi assunti questa responsabilità". I

l direttore generale dell'Usl della Valle d'Aosta, Massimo Uberti, aggiunge: "Laddove c'è la possibilità, siamo felici di premiare i nostri professionisti bravi e mostrare che è possibile avere una progressione di carriera all'interno della propria struttura, laddove c'è la necessità di rilanciare l'attività o di acquisire delle professionalità che non abbiamo, siamo pronti ad attingere dall'esterno". Per il direttore sanitario, Guido Giardini, "la sfida ora è mantenere i livelli che abbiamo sempre avuto nelle due strutture".

red.

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