CRONACA - 29 settembre 2022, 09:06

Ad Aosta il vagone ferroviario che trasportò il Milite Ignoto

Un viaggio lungo, a lentissima velocità, in modo che presso ogni stazione la popolazione avesse la possibilità di Onorare la bara

Sul primo binario della Stazione ferroviaria, il prossimo 10 ottobre e sarà visitabile dalle ore 9 del mattino sino alle 18. E' il  vagone ferroviario che, dal 29 ottobre 1921 al 2 novembre,  trasportò da Aquileia a  Roma la salma del Milite Ignoto

Sul primo binario della Stazione ferroviaria, il prossimo 10 ottobre e sarà visitabile dalle ore 9 del mattino sino alle 18. E' il vagone ferroviario che, dal 29 ottobre 1921 al 2 novembre, trasportò da Aquileia a Roma la salma del Milite Ignoto

Lo scorso anno Tutti i Comuni della Valle d'Aosta hanno reso Omaggio a  questo prezioso Simbolo della nostra Storia  Democratica concedendogli la Cittadinanza Onoraria.

Ora Tutti noi abbiamo la possibilità di rivivere la struggente atmosfera di quei momenti così intensi.

FACCIAMOLO!

Furono giorni di straordinaria partecipazione popolare, una unità nazionale mai vista in Italia.! Al  passaggio del treno centinaia di migliaia  di persone accorsero silenziose,  inginocchiandosi, con fiori, stendardi e lacrime, senza dire una sola parola.

La Patria si era fermata davanti al feretro del figlio scelto con infinito dolore da  Maria Bergamas. Era una delle spoglie raccolte nei campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale, uno dei quali fu quello dove si immolò il Battaglione Aosta!

Il Milite Ignoto potrebbe essere un soldato Valdostano! (Carlo Gobbo)

UNA SENTITA CERIMONIA DI UNITÀ POPOLARE

Il viaggio del Milite Ignoto da Aquileia alla Capitale rappresentò una delle esigue manifestazioni collettive, se si lancia uno sguardo alla storia del nostro Paese, a cui gli italiani presero parte sotto la stessa bandiera, sentendosi un popolo unico e unito. Quel tipo di manifestazioni che in tempi più recenti abbiamo visto come segno di gioia per i trionfi sportivi o come rappresentazione di solidarietà nei momenti difficili della pandemia. In quell’occasione fu invece il dolore a unire gli italiani, provato per la ferita ancora aperta causata dalla perdita di migliaia di uomini morti al fronte durante la Grande Guerra.

«Il treno lasciava una scia di profumi – scrisse il Corriere della Sera nella cronaca del 30 ottobre 1921 – i 17 vagoni erano carichi di cento e cento corone offerte dai comuni e dai sodalizi. Aeroplani militari fendevano l’aria annunziando alle popolazioni, in attesa da ore, l’arrivo del convoglio. Dove il treno passava rapido, gruppi fermi ai passaggi a livello salutavano agitando i fazzoletti. Pareva che salutassero un essere caro tanto atteso».

IL TRENO RIEVOCATIVO DI FONDAZIONE FS ITALIANE

Una locomotiva a vapore Gr. 740, bagagliaio 1926, Carro K, due carrozze “Centoporte”, una carrozza “Centoporte a salone”, un carro “Carnera”, carrozza prima classe “Az 10.000”, carrozza “Grillo”, una carrozza cuccette tipo "1957 T" e locomotiva diesel. Sono questi i materiali del treno storico allestito da Fondazione FS Italiane che ha ripercorso le più importanti tappe (non tutte per motivi di sicurezza) compiute dal convoglio di un secolo fa, ospitando a bordo una mostra commemorativa.

red/cg

Ti potrebbero interessare anche:

SU