Zona Franca - 27 settembre 2022, 18:08

IL TOR DEGLI ESCLUSI

Lettera di una partecipante al Tor che esterna grande delusione per le scelte dell'organizzazione che non la considera finisher perché fermata

Foto repertorio (ph Stefano Coletta_Zzam Agency)

Foto repertorio (ph Stefano Coletta_Zzam Agency)

Gentile Direttore, sono Peron Roberta, veneta ma appassionata della Valle d'Aosta, assidua frequentatrice della montagna. Sono stata nel 2009 una dei 4 tester del Tor des Geants.  Dopo aver concluso quell'esperienza unica e determinante per la realizzazione della gara ho anche ultimato le edizioni del 2010, 2018, 2019. Quest'anno era la mia quinta volta da atleta

Altre volte ho seguito amici che partecipavano, altre in veste di volontario. 13 anni di Tor. Altre gare internazionali come 4 volte la Petit trotte a Leon (gara in autonomia di 300 e più km del circuito UTMB) mi hanno dato una notevole esperienza in questo tipo di competizioni.
Sono qui a raccontarvi della mia deludente esperienza al Tor des Geants di quest'anno. 

Durante la notte di sabato 17, gara in corso, una perturbazione con neve si abbatte sul percorso di gara. Non c'è problema, siamo gli ultimi a scendere dal Col Champillon ma stiamo bene e siamo in orario con i tempi. Arriviamo al punto di ristoro di Ponteilles dove NON troviamo nessuno. Arrivano due auto che ci dicono che dobbiamo fermarci lì.

Io non ci sto, dico che siamo in grado di arrivare a Bosses, ci dicono che la gara è stata fermata e che l'organizzazione non vuole che proseguiamo. Arriviamo in massa a Bosses dove non rilevano quasi più automaticamente ma il mio passaggio, come quello di altri  verrà scritto su dei foglietti volanti. Ma noi ne siamo inconsapevoli perché ci fidiamo dell'organizzazione che dovrebbe seguirci. Tra l'altro dovevamo avere dei GPS  con noi al seguito che invece non abbiamo avuto. Tutto è allo sbando.

A Bosses aspettavano solo noi ultimi per chiudere ma devono reinventarsi tutto perché fanno scendere anche chi aveva raggiunto l' alpeggio di Merdeux ma impossibilitati a proseguire. Nessuna comunicazione al telefono dall'organizzazione, ci siamo sentiti abbandonati, nulla sapevamo del nostro destino.

E si che eravamo obbligati a tenere sempre il telefono acceso per le comunicazioni di emergenza. L'organizzazione cambia tre versioni nel giro di poco. Prima eravamo tutti finisher ovunque eravamo al momento della chiusura della gara. Poi arriva il comunicato che, solo chi è passato a Bosses entro le 4 del mattino può essere considerato finisher. Uno dei concorrenti, Marco Patacchini, chirurgo ortopedico molto conosciuto, si infuria e posta su facebook la volontà di unire le forze per fare un ricorso. Non ce ne sarà bisogno perché un paio d'ore dopo qualcuno mi avvisa che l'organizzazione, ha cambiato versione e aumenta di due ore il passaggio a Bosses.

Vado a controllare....beh, siamo in 7 persone escluse perché  alla fine vedo che vengono considerate finisher anche le persone che erano nella mia stessa situazione e che hanno rilevato a Bosses oltre le 8, quindi fuori dal comunicato dato. Chiedo lumi ma mi vien detto che non possono fare ulteriori concessioni, ma questa non era una concessione, il problema era stato creato dall'organizzazione che non aveva gestito bene la situazione. Noi eravamo in grado di raggiungere Bosses ed eravamo in tempo sui cancelli ma siamo stati fermati contro la nostra volontà.

Domenica doveva essere la festa del tor per tutti e invece momenti di tristezza hanno pervaso i poveri 7 atleti, esclusi senza valida motivazione. Hanno reso triste una domenica, dopo sei giorni di grande impegno sui colli Valdostani atleti che erano regolarmente in gara, dentro ai cancelli. Un comportamento indegno per un evento di questo livello e irrispettoso nei confronti di tutti noi, di quanto abbiamo dato in questa avventura seppur ognuno con i propri problemi. Una delusione totale.

Ho chiesto pertanto all'organizzazione di rendersi conto e di correggere l'errore che hanno fatto e di rendere onore anche ai soli 7 atleti esclusi, per il valore stesso che loro hanno, assieme a tutti gli altri. In data odierna l'organizzazione ha dato il titolo di finisher ad uno di questi atleti ma hanno risposto di no a me e agli altri senza motivare la decisione.

Roberta Peron

LA LETTERA INVIATA DA ROBERTA PERON A  VDATrailers

IL TOR DEGLI ESCLUSI
Domenica 18 settembre è stata la giornata conclusiva del tor des geants, la famosa gara che percorre le 2 alte vie della Valle d' Aosta con partenza ed arrivo a Courmayeur.

Il meteo avverso della notte di sabato 17, dopo 6 giorni di gara, ha modificato il destino di alcuni atleti. L' organizzazione ha dovuto, giustamente, bloccare la gara, di questo nessuno ha da dire nulla.

Il loro agire, le scelte che hanno fatto, ha però danneggiato alcuni atleti escludendoli alla festa finale anche se era un loro diritto farne parte. Sono Roberta Peron, Veneta ma amante della Valle d' Aosta ed assidua frequentatrice della montagna.

Ho partecipato all' edizione zero del tor des geants e questa era la quinta volta che partecipavo a questa avventura ( ho terminato le edizioni 2009, 2010, 2018, 2019) e diverse volte ho seguito degli amici che partecipavano , altre volte ho fatto il volontor. Ho fatto anche 4 volte la Petit trotte a Leon e
diversi ultratrail in diverse nazioni acquisendo una grande esperienza.
Durante la notte di sabato, gara in corso, una perturbazione si abbatte sul percorso di gara con neve fino ai 2000 metri.

Non c'è problema, siamo gli ultimi a scendere da Col Champillon ma stiamo bene e siamo in orario con i tempi. Soccorriamo un atleta inglese che scivolato è ferito ed è in ipotermia. Dedichiamo, giustamente, parte del nostro tempo ad aiutarlo.

Lasciamo le scope e ripartiamo verso Ponteilles dove NON troviamo nessuno. Arrivano due auto che ci dicono che dobbiamo fermarci lì. Io non ci sto, dico che siamo in grado di arrivare a Bosses. Non ci hanno dato il ristoro, hanno detto che hanno chiuso tutto, non ci segnano neppure il passaggio, ci dicono che la gara è stata fermata.

Iniziamo a camminare ma ci dicono che l' organizzazione non vuole che proseguiamo perchè ci sarebbero difficoltà a venirci a prendere sulla poderale. Continuano a cambiare versione e l'ultima è che l'organizzazione ferma definitivamente la gara.

Tutti dobbiamo raggiungere subito Bosses dove ci rileveranno il passaggio e che saremo considerati TUTTI finisher lì. Praticamente ci obbligano ad andare con loro.

Arriviamo in massa a Bosses dove non rilevano automaticamente quasi più. Il mio passaggio, come quello di altri, verrà scritto su dei foglietti volanti che poi non saranno tutti registrati. Ma noi ne siamo inconsapevoli perchè ci fidiamo dell'organizzazione che dovrebbe seguirci. Tra l' altro dovevamo avere
dei GPS con noi che invece non abbiamo avuto.

Tutto è allo sbando. A Bosses aspettavano solo noi ultimi per chiudere ma devono reinventarsi tutto perchè fanno scendere anche chi aveva raggiunto l' alpeggio di Merdeaux ma impossibilitati a proseguire. Qui gli atleti sono stati messi in protezione dai malgari!

Nessuna comunicazione al telefono dall' organizzazione, ci siamo sentiti completamente abbandonati, nulla sapevamo del nostro destino. E si che eravamo obbligati a tenere il telefono acceso per le comunicazioni. A Bosses è stato rilevato il passaggio a qualcuno che era con me (poi finisher) ma non è stato controllato qualcun' altro che era già salito all' alpeggio e anche ridisceso (non risultando pertanto tra i finisher).

L' organizzazione cambia tre versioni nel giro di poco.

Prima eravamo tutti finisher ovunque eravamo al momento della chiusura della gara. Mi sembrava la soluzione più giusta, certo che finisher non lo siamo nessuno ma almeno si può festeggiare ugualmente anche se non è andata come si voleva.

Poi arriva, mentre ci portano con il pulmino a Courmayeur, il comunicato che, solo chi è passato a Bosses entro le 4:00 del mattino può essere considerato finisher.

Uno dei concorrenti, Marco Patacchini, chirurgo ortopedico molto conosciuto, si infuria e posta su facebook la volontà di unire le forze per fare un ricorso.
Un paio di ore dopo qualcuno mi avvisa che l'organizzazione ha cambiato versione e aumenta di due ore il passaggio a Bosses.

Vado a controllare ....beh, siamo in sette persone escluse perchè alla fine vedo che vengono considerate finisher anche le persone che erano con me e che hanno rilevato a Bosses alle ore 8:00, quindi 2 ore oltre. Ma ce ne sono parecchie in questa situazione.

Chiedo lumi ma mi viene detto che non si possono fare ulteriori concessioni, ma questa non era una concessione, il problema era stato creato dall' organizzazione, noi eravamo perfettamente in grado di raggiungere Bosses prima dei cancelli ma siamo stati fermati contro volontà.

Domenica doveva essere la festa del tor per tutti e invece momenti di tristezza hanno pervaso sui sette poveri atleti, senza una valida motivazione.
MI sembra doveroso che anche queste ultime sette persone siano incluse alla festa, non trattate nel modo in cui sono state trattate.

Hanno reso inutilmente triste una domenica, dopo sei giorni di grande impegno sui colli valdostani, atleti che erano regolarmente in gara, dentro i cancelli.
Guardate la classifica online, queste 7 persone non sono considerate né finisher nè DNF perche' ancora in gara nei tempi.

Un comportamento inadatto ad un evento del genere ed irrispettoso nei confronti di tutti noi, di quanto noi abbiamo dato in questa avventura seppur ognuno con i propri problemi.

Chiedo pertanto all'organizzazione di correggere l' errore che hanno fatto a breve e di rendere onore anche agli ultimi sette atleti per il valore stesso che loro hanno, assieme a tutti gli altri. 

In fede
Roberta Peron
robychao@gmail.com

 

red

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