“E’ vero che” forse “gli uffici hanno completato le operazioni necessarie per l'attribuzione degli incarichi di insegnamento dalle graduatorie regionali, ossia offerto una cattedra a tutti gli aspiranti inclusi in queste graduatorie, non nel senso che tutti i posti a supplenza sono stati attribuiti”. Lo sostiene lo Snals che, sostiene, “in base ai dati forniti dal medesimo gruppo, infatti, mancano ancora 75 supplenti nella scuola secondaria superiore, di cui una ventina su posto vacante, in particolare di matematica e 65 nella scuola media, di cui sei su posto vacante”.
Per il sindacato “Si tratta di un dato in linea con quello dello scorso anno, che dimostra ancora una volta quanto da tempo sostenuto dallo Snals e dalle altre organizzazioni sindacali: il fabbisogno di personale è superiore a quello dei soli posti vacanti e, pertanto, l’Assessorato dovrebbe riconoscere questa realtà e prevedere un organico di diritto potenziato in tutte le istituzioni scolastiche, così da mettere a bando nei concorsi un maggior numero di posti e consentire a un maggior numero di aspiranti di conseguire l'abilitazione, ottenere un incarico a tempo indeterminato o, almeno, entrare nelle graduatorie per le supplenze”.
La mancanza di 140 insegnanti ad anno scolastico iniziato, da trovare nelle graduatorie di istituto o fuori graduatoria, “determinerà – spiega lo Snals - un aggravio di lavoro per le segreterie delle Istituzioni scolastiche, e renderà, di fatto, impossibile completare gli organici prima dell'ultima settimana del mese, se non della prima di ottobre”.
Il fatto che nel resto del territorio della Repubblica italiana la situazione non sia migliore non può essere considerato una scusante. “I piccoli numeri e il preavviso con il quale le organizzazioni sindacali hanno denunciato l'attuale situazione – conclude il sindacato - avrebbero certamente permesso di ovviarvi, almeno in parte, con il contributo di idee che il Sindacato ha sempre offerto, ma che spesso non è stato preso in considerazione”.