CRONACA - 04 settembre 2022, 17:00

Alla scoperta dei luoghi sacri e di storia della Valle d'Aosta

Domenica 11 settembre il quinto dei pellegrinaggi organizzati dalla Diocesi di Aosta per i mesi di luglio e agosto: Santuario della Madonna delle Nevi di Machaby. Il tour si conclude il 25 settembre al Santuario di Maria Immacolata Aosta Quartiere Cogne

Alla scoperta dei luoghi sacri e di storia della Valle d'Aosta

I santuari in Valle D’Aosta sono importanti luoghi di fede e di aggregazione che richiamano a sé folle di fedeli.
Eremi e santuari, questi ultimi solitamente mariani, sono solitamente edificati in luoghi solitari sulle pendici delle montagne, posizionati in luoghi dove vi furono ritrovamenti fortuiti di statue della Madonna ed intorno ai quali vi è una forte venerazione.

La stagione estiva è tempo di viaggi. Giovanni Paolo II aveva esortato, durante il tempo delle ferie, a visitare anche i luoghi di pellegrinaggio dedicati alla Madre di Dio. È ciò che fanno milioni di credenti ogni anno.

Con la speranza che la pandiamia sia suparta la Diocesi di Aosta ha organizzato un pellegrinaggio in sei santuari mariani della Valle.

L'11 settembre il pellegrinaggi ai santuario della Valle fanno tappa ad Arnad,più esattamente a Machaby 

Santuario della Madonna delle Nevi di Machaby

 

Sopra l’abitato di Arnad, immerso tra rigogliosi castagneti si trova il bel santuario di Machaby, dedicato alla Madonna delle Nevi. Luogo di forte devozione popolare, facilmente raggiungibile grazie ad una mulattiera è ancora oggi meta di pellegrinaggio.

La tradizione dell’esistenza di un edificio religioso a Machaby risale al 1503, un edificio di dimensioni più ridotte risetto all’attuale che fu riedificato nel 1687. Nel 1689 vennero poi aggiunte le navate laterali e la sacrestia.

All’interno un tempo si trovava una statua seicentesca raffigurante la Madonna, definita uno dei maggiori capolavori della scultura barocca in Valle d’Aosta. La statua ritenuta miracolosa è oggi esposta nel piccolo museo del tesoro della chiesa parrocchiale di Arnad.

All’interno del santuario oggi è possibile ammirare l’altare maggiore del XVII secolo; gli altari delle navate laterali risalenti al XVIII secolo ed il pulpito in pietra.
Gli interni sono stati riccamente decorati nel 1859 dai fratelli Artari, noti pittori di Verrès.

Interni del santuario di Machaby affresco santuario Machaby

Il Calvario in pietra sul piazzale è datato 1693, mentre il porticato e il campanile risalgono alla prima metà del Settecento.
Dietro al santuario sorgono inoltre 15 piccoli oratori con i Misteri del Rosario.
Nel piazzale antistante il Santuario di Machaby vi sono due statue in pietra raffiguranti San Grato e San Girolamo, poco lontano due edifici realizzati per ospitare i pellegrini.

Il Miracolo

Secondo la tradizione nei pressi del santuario di Machaby, si apriva una caverna, dove una strega vipera ed un diavolo con sette teste tenevano rinchiuse le vittime destinate al sabba. L’ultima fanciulla rapita da questi esseri malvagi, ritrovandosi rinchiusa con altri poveretti li esortò a raccomandarsi a Nostra Signora di Machaby, unendosi alla sua preghiera. A questa invocazione la Madonna delle Nevi si mostrò sorridente ai prigionieri, e indicò loro un punto da cui penetrava un filo di luce. La pietra lì si sgretolava facilmente ed i reclusi, rimossi alcuni massi, riuscirono a fuggire. (fonte sito web www.guidaturisticaosta.it)

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