FEDE E RELIGIONI - 30 agosto 2022, 18:00

Almanach de mercredi 31 aout saint Aristide

Tieniti sempre stretta alla santa Chiesa cattolica, perché ella sola ti può dare la vera pace, perché ella sola possiede Gesù sacramentato, che è il vero principe della pace. (San Padre Pio da Pietrelcina)

Almanach de mercredi 31 aout saint Aristide

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La Chiesa celebra Sant' Aristide Marciano Apologista

Noto dalle notizie tramandate da Eùsebio e da s. Gerolamo, Aristide fiorì sotto l'impero di Adriano e di Antonino Pio (138-161). La lettura delle Sacre Scritture lo portò al Cristianesimo, nel quale continuò a professare la filosofia, riscuotendo l'ammirazione di molti per la sua eloquenza. Ingiuste sollevazioni popolari contro i cristiani lo spinsero a scrivere, contemporaneamente a Quadrato, una Apologia, intessuta di dottrine filosofiche, indirizzata all'imperatore Adriano, come risulta dalla prima inscriptio siriaca e dalla inscrittio del frammentario testo armeno. Ad Aristide si offrì l'opportunità di presentare il suo scritto all'imperatore, probabilmente quando questi, attraversando la Grecia, svernò ad Atene e si fece iniziare ai misteri eleusini. Tale circostanza dovette eccitare il fanatismo religioso dei pagani, i quali infuriarono maggiormente contro i cristiani. Per reprimere questo sconsigliato impeto si adoperò Aristide, la cui opera indusse Adriano a scrivere al proconsole dell'Asia, Minucio Fundano, per porre termine alle angherie a cui erano sottoposti i cristiani ed impedire che essi fossero denunciati e condannati senza formali e fondate accuse. Alcuni critici vogliono riportare ad una età più recente la presentazione dell'Apologia, ritenendone destinatario Antonino Pio, che è menzionato nella seconda inscriptio siriaca. Ma a tale cronologia si oppone sia la testimonianza della prima inscriptio siriaca e dell'inscriptio armena che il tono arcaico dell'Apologia, i cui accenni alle classiche accuse contro i cristiani, ampiamente trattate nelle apologie posteriori, suppongono un ambiente diverso.

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Ogni uomo e ogni donna che assume responsabilità di governo deve porsi queste due domande: io amo il mio popolo per servirlo meglio? E sono umile da sentire le opinioni degli altri per scegliere la migliore strada?». Se costoro — ha sottolineato il Pontefice — «non si fanno queste domande, il loro governo non sarà buon-o»”. (Papa Francesco) MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA DOMUS SANCTAE MARTHAE Preghiamo per i politici perché ci governino bene Lunedì, 16 settembre 2013

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