Il rapporto raccoglie i dati della stagione invernale 2021/22 e li mette a confronto con i dati delle due stagioni invernali precedenti. La scelta di operare un confronto anche con le due stagioni precedenti consente di valutare l’andamento del mercato del lavoro nel comparto turistico nell’intero triennio segnato dalla pandemia. La prima parte prende in esame il numero di aziende che hanno operato nell’arco temporale delle stagioni prese in esame, suddivise per settori di appartenenza.
“Il confronto delle ultime due stagioni – spiega Roberto Canale, Direttore dell’Ente - indica una variazione in positivo nel numero delle aziende che hanno versato le quote all’Ente, che passa da 693 a 1026, generando una crescita pari al 48%”.
Tuttavia occorre considerare che nell’inverno 2020/21 il numero di aziende che hanno assunto personale dipendente e che hanno quindi regolarmente versato le quote contributive all’Ente Bilaterale, è sceso ai minimi storici a causa di tutte le misure restrittive legate alla pandemia; in modo particolare la mancata apertura delle stazioni sciistiche ha influito in maniera pesante su tutte le attività del comparto turistico.
Roberto Canale
“Comunque – sottolinea Canale - il numero di aziende registrato nell’ultimo inverno risulta ancora al di sotto del 3,2% rispetto a quello censito nell’inverno 2019/2020. Il grafico a destra evidenzia la suddivisione delle aziende nei diversi settori di appartenenza, nella stagione invernale 2021/2022”.
Nella seconda parte del rapporto viene fatto uno studio dell’occupazione, ovvero del numero di dipendenti suddivisi nei vari settori. “E’ un piacere evidenziare – sottolinea il Direttore - una straordinaria ripresa dell’occupazione nella stagione invernale 2021/2022”.
Infatti, il numero medio di dipendenti nell’inverno 2021/22 è pari a 5597, rispetto alle 982 unità dell’inverno precedente. Questo dato assume una connotazione ancora più positiva, se consideriamo che il numero medio di dipendenti nell’ultima stagione invernale è cresciuto anche del 43,4% rispetto alla stagione invernale 2019/20, la prima stagione piagata dal covid.
Le attività ricettive hanno occupato 3149 dipendenti, corrispondenti al 56% del totale dei dipendenti; il resto dei dipendenti è stato occupato per il 43% nei pubblici esercizi e agenzie viaggi e per l’1% in attività non classificabili.
La terza parte ed ultima parte del rapporto prende in esame l’andamento nelle Comunità Montane. Riportiamo due grafici riepilogativi del confronto del numero di aziende e di dipendenti nelle tre stagioni oggetto di studio
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L'Osservatorio del Mercato del Lavoro dell’Ente Bilaterale del Turismo (OML-T) realizza attività di monitoraggio del mercato del lavoro e della situazione economica e occupazionale regionale nell’ambito del settore turistico, limitatamente alle aziende che, avendo dipendenti, versano le quote all’Ente, e rappresenta una fonte proprietaria ancorché esclusiva dell’Ente con funzione di supporto all’analisi dei fabbisogni formativi e alle politiche aziendali di programmazione delle attività.