"La notazione quadrata, detta anche notazione vaticana, è una maniera di annotare il canto gregoriano. È la notazione più recente. È anche la più conosciuta, anche se oggi si preferisce avvalersi di altri sistemi di notazione. I più antichi sistemi di annotazione erano detti adiastematici: i neumi erano scritti in campo aperto e non veniva riportata nessuna indicazione per quanto riguarda la posizione melodica delle note. Tuttavia, a poco a poco, si manifestò una ricerca di diastemazia, ossia di precisione nella notazione degli intervalli. I neumi, ancora in campo aperto, furono disposti su differenti livelli poi fissati in modo rigoroso attorno ad una linea tracciata con punta secca. Questa linea, riservata prima solo all'orientamento del notatore, fu presto colorata, poi si videro apparire righi a due o tre linee prima che il numero fosse definitivamente fissato a quattro".
Di tutto questo (e di altro ancora) ha parlato Sandro Di Tommaso giovedì sera a Valpelline nell’incontro promosso dagli Amici dell’Abbé Henry per parlare dei due documenti ritrovati qualche anno fa nelle Cappelle di Blavy e Closellinaz-dessus.
Una serata di nicchia, ma interessante e molto apprezzata dai presenti aiutati a decifrare tutte le indicazioni tecniche del prof. Di Tommaso, dagli esempi pratici eseguiti dalla Cantoria di Roisan.
Documenti che testimoniano come già alla fine del 1600, inizi del 1700 nelle Cantorie di piccoli paesi di montagna (come possono essere Roisan o Valpelline) si eseguissero brani in Gregoriano. Un metodo di canto tutt’altro che facile. Bisognava conoscere il sistema di scrittura delle note, la loro posizione.
Un patrimonio canoro e cartaceo andato praticamente disperso.
Ora il libro è disponibile presso la Tipografia Valdostana e gli autori (Leo Sandro Di Tommaso e Raul Dal Tio) già stanno lavorando ad un nuovo testo frutto di nuove scoperte da parte di Don Ivano Reboulaz che coinvolgono la cappella dei Vignettes di Valpelline.
Il prossimo appuntamento degli Amici dell’Abbé Henry è con il dottor Francesco Di Vito che giovedì 4 agosto presenterà nei locali dell’ex-centralina il suo libro”Un artigiano racconta”.
Vista la concomitanza con la Fiera estiva di Sant’Orso, alla serata parteciperanno anche alcuni artigiani del comprensorio che esporranno e racconteranno le loro esperienze di artisti-artigiani.
Ingresso libero, ore 21.