FEDE E RELIGIONI - 07 luglio 2022, 08:00

PAPA: Gli anziani, un dono per il futuro dell’umanità

in questo primo mercoledì di luglio, mese in cui sono sospese le udienze generali, ripercorriamo le catechesi di Papa Francesco sulla vecchiaia svolte sino ad ora proprio negli appuntamenti con i fedeli del mercoledì. È una società “sterile”, ricorda il Pontefice nei suoi diversi interventi, quella dove non c’è dialogo tra anziani e giovani

PAPA: Gli anziani, un dono per il futuro dell’umanità

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

Gli anziani, “mai così numerosi come adesso”, sono visti spesso come “un peso”, soprattutto quando prevale la cultura dello scarto e della produttività. Nella drammatica prima fase della pandemia hanno pagato “il prezzo più alto”. Nei totalitarismi del ventesimo secolo “l’icona dominante” è stata l’esaltazione della giovinezza, unita al disprezzo dei vecchi. La vecchiaia, in realtà, è un dono “per tutte le età della vita”. È lungo queste direttrici che Papa Francesco apre il 23 febbraio 2022 un percorso di catechesi sul senso e sul valore della vecchiaia. Un itinerario scandito dall'esempio di figure bibliche, tra cui Mosè, Eleazaro e Giuditta, che tratteggia un profilo dell'anziano diverso da quello proposto spesso dalla cultura dominante. Quello non solo di una persona fragile, a causa di dure prove come quella della malattia, ma di un testimone insostituibile in grado di trasmettere alle nuove generazioni saggezza, valori, fede.

È importante e bello essere vecchi

Assieme alle migrazioni la vecchiaia, spiega il Pontefice nella catechesi dello scorso 23 febbraio, è tra “le questioni più urgenti che la famiglia umana è chiamata ad affrontare in questo tempo”. L’eterna giovinezza “è un’allucinazione molto pericolosa” ed essere vecchi è “altrettanto importante e bello che essere giovani”.

I ritmi della vecchiaia

Le opportunità legate alla longevità sono il fulcro dell’udienza generale del 2 marzo 2022. “La vecchiaia, certamente, impone ritmi più lenti: ma non sono solo tempi di inerzia. La misura di questi ritmi - spiega Francesco - apre, infatti, per tutti, spazi di senso della vita sconosciuti all’ossessione della velocità”. Il Papa ricorda anche che è indispensabile l’alleanza delle generazioni. È una società “sterile” e “senza futuro” quella dove “i vecchi non parlano con i giovani” e “i giovani non parlano con i vecchi”. "Perdere del tempo" con i propri figli, con i propri nonni e con gli anziani “fortifica la famiglia umana”.

I ritmi lenti della vecchiaia aprono spazi di senso (2-03-2022)

La voce profetica degli anziani

Gli anziani sono una risorsa per i giovani. All’udienza generale del 16 marzo 2022 il Papa sottolinea, in particolare, che la saggezza dei vecchi è una parola profetica “per andare contro la corruzione”. Il mondo ha bisogno di “giovani forti” e di “vecchi saggi”. E gli anziani, ricorda il Pontefice, devono “essere dei profeti contro la corruzione, come Noè è stato il profeta contro la corruzione del suo tempo, perché era l’unico di cui Dio si è fidato”.

Gli anziani, una voce profetica contro la corruzione (16-03-2022)

Memoria e testimonianza

Il fulcro dell’udienza generale del 23 marzo 2022 è l'esempio di Mosè che, alla fine dei suoi giorni, proclama il nome del Signore trasmettendo alle nuove generazioni l'eredità della sua storia vissuta con Dio. “Mosè vede la storia e trasmette la storia”. I vecchi, aggiunge Francesco, “vedono la storia e trasmettono la storia”. “Una vecchiaia alla quale viene concessa questa lucidità è un dono prezioso per la generazione che deve seguire”.

La fede si trasmette sempre in dialetto (23-03-2022)

 

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