Due famiglie distrutte dal dolore: quella di Marco Cattarinussi, l’ennesima vittima della strada, e quella della donna alla guida di una Citroën Nemo, che uscendo dal distributore di carburanti si è immessa sulla statale e ha provocato l'incidente. Sul lungo rettilineo il motociclista ha sbattuto contro l’auto, è stato sbalzato a terra, ha perso il casco ed è morto pressoché sul colpo.
Questa la prima ricostruzione della dinamica, ma gli accertamenti proseguono e una risposta più chiara potrà darla la visione dei video registrati dalle telecamere di sorveglianze. La visone potrebbe mettere in chiaro se ci sono responsabilità di terzi. La donna, infatti, che abita una decina di chilometri di distanza, avrebbe detto che stava procedendo a passo d’uomo anche perché ad impedirle la visuale vi era un furgone parcheggiato in prossimità dell’innesto.
La donna di 66 anni alla guida dell’auto è indagata per omicidio stradale; l’inchiesta, che deve chiarire anche la velocità dello scooter, è affidata al pm Giovanni Roteglia, che è in attesa di una relazione tecnica sull'incidente da parte della Polstrada. L’inchiesta dovrà chiarire se il furgone che impediva la visuale era parcheggiato regolarmente e risalire al proprietario. Fattori, questi ultimi che potrebbero essere un’attenuante per l’indagata.