E’ pur vero che il tutto deve passare attraverso gli organi dei movimenti ma si consolida l’ipotesi che l’Uv sia pronta a stringere un accordo con la Lega perdendo così un’occasione d’oro per ricomporre la diaspora autonomista che in prospettiva porterebbe a ricreare una forte area autonomista della quale la Valle d’Aosta ne sente veramente il bisogno.
La stella polare unionista è l'alleanza con Alliance Valdôtaine - VdA Unie e Claudio Restano che dovrebbero dividersi sei posti e con al governo la Lega alla quale sarebbero concessi 4 posti.
Sul tavolo, al momento, pare siano preminenti i rapporti di forza che la Lega vorrebbe invertiti. Infatti, poco trapela dei programmi politici, anche se da alcuni spifferi si sente parlare di una Lega che vuole la sanità con annessa una delega al welfare tanto caro ad Andrea Manfrin. Importanza che si evince dal fatto che un terzo del bilancio regionale è assorbito dal sistema sanitario e politiche sociali.
Altro pezzo da 90 al quale pare guardi con grande interessa la Lega, e che nulla costa all’Uv, è il turismo congiunto ai beni culturali. E poi le Finanze con incorporati Cva e casino sui quali però la discussione si è inceppata. Un mese fa, in occasione di Conseil Fédéral, l’ Uv aveva frenato sulla Lega e così ripartirono le consultazioni che oggi paiono essere ristrette proprio a Uv e Lega con tante perplessità in Alliance Valdôtaine.





