La soddisfazione degli oltre mille artigiani e le tante presenze nelle vie del centro di Aosta: si chiude con un bilancio ampiamente positivo la prima giornata della 1022/a Fiera di Sant’Orso, edizione straordinaria con una collocazione primaverile, che recupera quella invernale (30 e 31 dicembre) che non si è potuta svolgere a causa della pandemia Covid-19. Il sistema di conteggio ha rilevato, alle ore 17, 83 mila passaggi, mentre gli accessi nell’Atelier des Méties sono stati 4.900 e nel Padiglione enogastronomico 9.000 circa.
“La gioia dei valdostani per il ritorno della Foire, l’entusiasmo degli artigiani e la curiosità dei tanti visitatori – commenta l’Assessore allo Sviluppo economico, Formazione e Lavoro Luigi Bertschy - sono la migliore ricompensa del lavoro delle centinaia di persone impegnate nell’organizzazione di questo evento che si colloca in una situazione straordinaria. La scelta presa a gennaio di non rinunciare alla Millenaria, ma di rinviarla di qualche mese non è stata facile e non è stata presa a cuor leggero; la grande festa di oggi è la dimostrazione che avevamo tutti bisogno di questo evento. La Valle d’Aosta sta cercando di ripartire, di lasciarsi alle spalle le difficoltà della pandemia; la Fiera di Sant’Orso è un messaggio forte rivolto al futuro”.
Nella serata di oggi sono stati resi noti i nomi dei dieci candidati al Premio “La Saint-Ours” che viene assegnato a un’opera di particolare rilievo, appartenente a una delle categorie del settore tradizionale, da una commissione nominata dall' Assessorato sviluppo economico, formazione e lavoro:
- Binel Giuseppe
- Bottan Cesare
- Brunodet Bruno
- Casetta Fernando
- Crestani Giuseppe
- Diemoz Guido
- Joly Marco
- Orlini Angelo
- Quinson falegnameria
- Yon Sebastiano.
- Oltre 83 mila passaggi (segnalati alle 17 dal contatore di piazza Chanoux), 4.900 accessi all'Atelier des métiers e 9 mila al padiglione enogastronomico





