Sul periodico Gazzettino del Codacons, Giampiero Marovino affronta dalla parte dell’associazione Codacons della Valle d’Aosta le problematiche della pandemia e le ricadute sulle persone e sulle famiglie.
Presidente la pandemia non è ancora terminata, anzi….cosa prevede?
“Il mio pensiero e le mie speranze le affido a ciò che ci ha insegnato la storia; l’umanità ha saputo superare pandemie e guerre di ogni genere con l’aiuto della scienza e dell’osservanza delle regole più elementari, consigliate e ampiamente conosciute: sconfiggeremo anche questo virus”.
Analizzando i dati in possesso dell’Osservatorio Codacons cosa emerge?
“Emerge che i problemi ed i pensieri più sentiti dalle persone, associati e non, che quotidianamente contattano o vengono in Associazione per informazioni, consulenza ed assistenza. Ma emergono anche le drammaticità delle istanze di sostegno sui problemi riscontrati nei servizi pubblici, nella sanità, sulle difficoltà delle fasce più deboli ad utilizzare le iniziative pubbliche a sostegno della famiglia. Piccoli imprenditori sull’orlo del fallimento alla ricerca di un’ancora di salvataggio”.
E voi che fate?
“Ad ogni richiesta una risposta ed un consiglio se richiesto viene dato, un metodo da tempo consolidato. Un ruolo non sempre facile da svolgere per la complessità che certi problemi generano, e che investono tutti i consumatori, conseguentemente chi li rappresenta”.
Presidente quali sono le carenze più sentite?
“Prioritariamente la maggior parte delle persone lamentano la caduta dei servizi nella sanità, colpa della pandemia che ha stravolto tutti i fattori numerici, vero anche che decine di patologie sono state quasi dimenticate e l’assistenza compreso gli interventi chirurgici in caduta libera. I medici di famiglia in difficoltà per il carico di lavoro sia in termini di pazienti che di numero di prescrizioni da effettuare e visite domiciliari”.
Come uscire da questa situazione?
“L’impegno del Governo regionale deve essere più incisivo e determinato sulle scelte: l’assistenza sanitaria è prioritaria”.
Oltre alla sanità?
“I trasporti, in particolare il servizio ferroviario dove ritardi continui in fasce orarie di maggiore fruizione si verificano settimanalmente, in alcuni casi anche di sovraffollamento. I reclami pervenuti confermano il disagio dell’utente anche su altri aspetti del trasporto ferroviario quale la sanificazione, ma che da quanto riscontrato dall’Ossservatorio viene effettuata con regolarità”.
Presidente nel suo editoriale cita anche il pedaggio autostradale…
“Certo; il costo dell’autostrada (al quale nonostante l’iniziativa congiunta Amministrazione regionale, associazioni di categoria e dei consumatori nulla è ‘pervenuto’) si continua a far pagare alla maggioranza dei valdostani un servizio ad alto valore aggiunto; unici beneficiari le Società SAV e R.A.V., nonostante la Regione, in entrambe detenga una importante quota azionaria”.
Quindi anche l’aspetto economico rappresenta una priorità…
“Le difficoltà economiche per l’incremento dei costi dei servizi e l’aumento dei beni di prima necessità sono un ulteriore aspetto evidenziato dall’Osservatorio, in particolare delle fasce a basso reddito, sempre più numerose a cui serve in questo momento un sostegno economico pubblico mirato all’emergenza. Tale è l’attuale periodo e si deve affrontare con particolare attenzione cercando di prevenire che a volte è meglio che curare, detto, che vale per la pandemia che per i problemi quotidiani”.