CRONACA - 20 febbraio 2022, 19:50

“Nessuno si salva da solo”: il grazie del Papa ai sanitari, eroici contro il Covid

Dopo l’Angelus, ricordando la Giornata nazionale del personale sanitario, Francesco ha sottolineato che “nella malattia noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci salvi, che ci aiuti”, lodando l’abnegazione di tanti medici, infermieri, volontari vicini agli ammalati, come il dottore che ha dato la mano ad un morente per coronavirus

“Nessuno si salva da solo”: il grazie del Papa ai sanitari, eroici contro il Covid

“Nella malattia noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci salvi, che ci aiuti”: un applauso e un grande grazie all’eroico “personale sanitario che ha fatto vedere questa eroicità nel tempo del Covid ma rimane l’eroicità tutti i giorni”. Così Papa Francesco, nelle parole dopo la preghiera dell’Angelus di ieri in Piazza San Pietro, ricorda, nella Giornata nazionale del personale sanitario “tanti medici, mediche, infermieri, infermiere, volontari, che stanno vicino agli ammalati, li curano, li fanno sentire meglio, li aiutano”.

Nessuno si salva da solo. E nella malattia noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci salvi, che ci aiuti. Mi diceva un medico, questa mattina che nel tempo del Covid stava morendo una persona e gli disse: “Mi prenda per mano che sto morendo e ho bisogno della sua mano”.

Mattarella: grazie alla vostra professionalità e sacrificio

Nella seconda Giornata nazionale del personale sanitario, istituita dal Governo italiano nell’anniversario dell’inizio della pandemia in Italia, con la scoperta del paziente zero a Codogno, in provincia di Lodi, anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ringrazia “la preparazione professionale” e “lo spirito di sacrificio” degli operatori sanitari. E’ grazie a queste qualità, ricorda in un messaggio, “che è stato possibile arginare il rischio di perdite ancor più ingenti di quelle, già dolorosissime, che abbiamo dovuto patire”.

 

ascova

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