CRONACA - 17 febbraio 2022, 11:30

Gianni e Alessandra Ferraro, quel filo spirituale e professionale che unisce un padre a sua figlia

Alessandra Ferraro, giornalista Rai e dal febbraio 2020 caporedattrice della TGR VdA, è stata protagonista della serata conviviale organizzata dal Circolo Valdostano della Stampa martedì 15 febbraio al Ristorante INTRECCI di Via Binel 12 ad Aosta

Da sn: Massimo Bal, Tesoriere del Circolo Valdostano della Stampa, Maria GRazia Vacchina, Alessandra Ferraro, Severino Zampaglione Direttore sede RAI VdA

Da sn: Massimo Bal, Tesoriere del Circolo Valdostano della Stampa, Maria GRazia Vacchina, Alessandra Ferraro, Severino Zampaglione Direttore sede RAI VdA

Prima responsabile gestionale e di marketing alla Olivetti, poi dirigente informatico per la Regione Valle d’Aosta. Ma fu soprattutto un faro e un esempio per tanti giovani  -  sua figlia Alessandra su tutti - appassionati di vero giornalismo Gianni Ferraro, scomparso a 73 anni nel 2019 per un rapido quanto fatale tumore che non gli diede scampo.

E proprio Alessandra Ferraro, giornalista Rai e dal febbraio 2020 caporedattrice della TGR VdA, è stata protagonista della serata  conviviale organizzata dal Circolo Valdostano della Stampa martedì 15 febbraio al Ristorante INTRECCI di Via Binel 12 ad Aosta. La nota e apprezzata giornalista ha presentato il suo ultimo libro ‘Quel filo che ci unisce’, affresco del suo rapporto con il papà Gianni e più in particolare biografia delle radici familiari su cui è maturata la sua personalità umana e professionale.

Un racconto in filo di penna, delicato, appassionato e struggente, che offre ampi spunti di riflessione sul significato del termine ‘cura’ o meglio del ‘prendersi cura’ di qualcuno e di accompagnarlo nel suo ultimo cammino. Una sfida coraggiosa ma anche un’esperienza vitale e spirituale in grado di perfezionare le nostre coscienze. Gianni Ferraro fu stimato collaboratore delle testate La Vallée Notizie e Risveglio Popolare. Raccontò il Canavese e la bassa Valle come solo lui sapeva fare; diresse inoltre il Corso multimediale di giornalismo, in sinergia con l’Università di Torino e con la Fondazione Carlo Donat Cattin e si occupò della testata online www.ilvideogiornale.it.

Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, Alessandra Ferraro ha lavorato alla redazione esteri del TG1, alla trasmissione “Porta a Porta”, all’agenzia Europa della Tgr a Bruxelles, agli speciali di Rai vaticano e ha collaborato con il quotidiano “La Repubblica”. Ha vinto numerosi premi di giornalismo, tra cui il Premio Nazionale Spadolini (2013), il Premio di giornalismo Saint Vincent (2007), il Premio Nazionale Stampa UCSI per la TV (2016); nel 2019 è stata insignita da Confindustria del riconoscimento ‘Eccellenze sul lavoro’.

Agli ospiti del Circolo Valdostano della Stampa Ferraro ha anche illustrato, introdotta dalla Presidente, Maria Grazia Vacchina, i progressi web della TGR, che tre mesi fa ha inaugurato la sezione online delle testate giornalistiche, “nella consapevolezza che tra vent’anni quasi certamente la televisione come la conosciamo oggi sarà un’altra cosa - ha detto la caporedattrice della sede Rai di Aosta - e la guarderemo negli smartphone con un’ottimizzazione dei tempi sulla quale già oggi il mondo dell’informazione sta lavorando”.  

Per la spiccata predisposizione al sociale, Alessandra Ferraro è stata inviata dal Segretariato Sociale della Rai in Burkina Faso per un progetto, in partenariato con il Ministero degli Esteri, finalizzato a formare i giornalisti della radio della capitale. Nel marzo 2019 ha fatto parte della delegazione vaticana inviata a Bangui, nella martoriata Repubblica Centrafricana, per una nuova struttura ospedaliera voluta da Papa Francesco e realizzata dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.

Il suo impegno nel giornalismo solidale, più volte riconosciuto, si caratterizza per i valori della fratellanza, della difesa dei diritti e della dignità della persona.

mgv/ascova

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